Montegrotto sta diventando decisamente pericolosa. Troppi capitomboli, ruzzoloni, fratture e lussazioni. E, soprattutto, troppe richieste di risarcimento al Comune. Quasi duecento milioni in tre anni per incidenti causati da marciapiedi a pezzi, buche nelle strade e rialzi dell'asfalto causati dalle radici degli alberi. Con gravi pericoli per l'incolumità dei pedoni, che sempre più spesso si rivolgono a un legale. Al punto che la compagnia assicuratrice che copriva la responsabilità civile dell'amministrazione molla tutto. La notizia è arrivata poche settimane fa all'Ufficio ragioneria del Municipio. Entro il 15 dicembre, Le Generali considereranno disdetto il contratto. A meno che il premio non venga più che raddoppiato: da trenta a settanta milioni annui. Un impegno giudicato troppo oneroso dalla giunta, intenzionata a indire una gara per trovare una compagnia meno esosa. I dati resi noti dagli uffici comunali si commentano da soli: nel '99 sono state presentate domande di risarcimento per 50 milioni. Ma l'impennata si è registrata nel 2000, con richieste per ben 110 milioni. E' andata un po' meglio quest'anno: al 31 ottobre, risultano solo una ventina di milioni. Sul totale, finora, ne è stata però liquidata a malapena una decina. L'iter delle altre pratiche non si è ancora concluso. Il copione è sempre il medesimo: vittima del sinistro, un passante che inciampa o mette un piede in fallo. Spesso il malcapitato deve ricorrere a cure mediche di cui poi presenta il conto. Ultimo incidente, quello capitato qualche mese fa a una turista in piazza Mercato, che ruzzolò a terra a causa dell'asfalto spaccato dalle radici di un pino. «Il territorio, in questi anni, è stato abbandonato a se stesso - afferma l'assessore al Bilancio Massimo Bordin - E ora noi ne paghiamo le conseguenze. Ovvio che le compagnie assicurative ci abbandonino. Quand'eravamo in minoranza, abbiamo sempre denunciato i mancati interventi». Le precarie condizioni dell'arredo urbano non rappresentano una novità. Come dimenticare la risposta che due anni fa l'allora sindaco Cognolato diede a tre albergatori, che si lamentavano per l'ennesimo capitombolo di un turista? In una lettera ormai celeberrima addebitò molti degli incidenti «all'età media dei nostri clienti e alle loro condizioni spesso precarie per quanto riguarda la capacità motoria». Insomma erano troppo vecchi per reggersi in piedi. Una dichiarazione esilarante. Ma in Comune, adesso, nessuno ride più. |