L'opposizione ulivista si è presa una sonora rivincita. Obbligando la maggioranza a rifare da zero le nomine al consiglio del Parco Colli. In avvio di discussione il sindaco Luca Claudio ha proposto l'immediata revoca della delibera precedente. Il capogruppo di "Montegrotto Terme che vogliamo" Duilio Fasolato l'ha esortato a spiegare le ragioni dell'azzeramento delle nomine. E il primo cittadino ha dovuto ammettere che il Tar del Veneto ha dato ragione ai consiglieri del centrosinistra.
Il 2 luglio scorso Massimo Bordin ed Elvio Turlon, entrambi esponenti della maggioranza, avevano fatto convergere le loro preferenze sul candidato di "Lega e Polo per Montegrotto Terme" Gisella Trescato. Quest'ultima aveva totalizzato quattro consensi sorpassando proprio sul filo di lana il candidato delle sinistre Antonio Voltolina, fermo a quota tre.
Lo stesso rappresentante diessino si era rivolto al Tribunale amministrativo regionale ottenendo la sospensiva. A favore di Voltolina avevano giocato due significativi precedenti: sia a Teolo che a Rovolon erano stati i voti della maggioranza a far pendere l'ago della bilancia dalla parte del consigliere d'opposizione "più gradito". In entrambi i casi il Tar aveva invalidato le votazioni. "Per ottenere il rispetto delle regole democratiche - hanno ribadito i consiglieri ulivisti - siamo stati costretti a sobbarcarci gli oneri di un ricorso al Tar".
Contro la revoca della vecchia delibera si sono espressi i consiglieri Elvio Turlon, Aldo Trescato e Gisella Trescato. Il successivo scrutinio non ha riservato sorprese. Il centrodestra sarà rappresentato al Parco Colli dal sindaco Luca Claudio e dal capogruppo consiliare, il forzista Arcangelo Asquino.
Per l'opposizione i tre voti di "Montegrotto terme che vogliamo" hanno decretato la promozione di Antonio Voltolina, a scapito di Gisella Trescato che ha raccolto soltanto le due preferenze di "Lega e Polo per Montegrotto Terme". |