Giovedì gli impianti di aspirazione Well-Point del cantiere di Largo Traiano verranno scollegati. Ad annunciarlo, i vertici della Nuovo Centroverde Srl, l'immobiliare proprietaria del terreno su cui l'impresa edile Cavagnis Costacurta sta costruendo tre condomini. La comunicazione è stata inviata ieri in Municipio e allo studio legale Scuder-Casella di Padova che tutela undici residenti delle vicine via Appia e Flaminia, i quali hanno segnalato profonde crepe e fessurazioni nei muri delle proprie case..
I danni sono attribuibili a un cedimento del terreno da addebitare all'azione di pompaggio dell'acqua. Con questo passo - unito alla disponibilità a pagare le spese di ristrutturazione delle abitazioni per i danni subìti - la Nuovo Centroverde spera così di «stoppare» il contenzioso con i residenti prima ancora che si apra ufficialmente..
I problemi, però, potrebbero non essere finiti, come sottolinea l'architetto Agostino Guariento, portavoce degli undici inquilini: «Altre quattro famiglie ci hanno contattato, lamentando danni analoghi. Tre di via Appia e una di via Claudiana. Siamo comunque lieti che la Centroverde abbia deciso di venirci incontro. I rapporti con la società sono sempre stati improntati alla massima correttezza»..
«Intendiamo assumerci le nostre responsabilità - assicura il geometra Edoardo Zorzella, coordinatore, per conto della Centroverde, dell'intero cantiere -. Attendiamo che gli inquilini ci comunichino una data per incontrarci e mettere nero su bianco l'accordo per il pagamento dei danni. Debbo però dire che le lesioni non hanno interessato gli immobili principali, edificati una trentina di anni fa su profonde palificazioni, ma solo le parti annesse, costruite in un secondo tempo».
Zorzella, comunque, ammette il rapporto causa-effetto fra l'inizio delle attività dei Well-Point e le crepe, anche se ridimensiona sensibilmente il danno economico che, da voci che da giorni girano per Montegrotto, ammonterebbe a centinaia di milioni. «Cifre sparate a casaccio: al massimo, i milioni saranno una ventina». Che la Centroverde intende comunque sborsare, accollandosi anche le spese di manodopera. Se i residenti saranno d'accordo, la rimessa in pristino potrebbe essere effettuata a dicembre..
Anche il Comune di Montegrotto (seguendo l'esempio dell'impresa edile Cavagnis Costacurta che, nei giorni scorsi ha affidato a uno studio geologico un'analisi dell'intera area) ha deciso di incaricare un perito, l'ingegner Mario Berlanda, che depositerà le sue conclusioni la prossima settimana. Altri professionisti verranno però chiamati a monitorare il cantiere e le aree limitrofe. La stessa Centroverde è intenzionata a chiedere un parere agli esperti dell'Istituto di Idrologia dell'Università di Padova. |