Il ripompaggio dell'acqua per accelerare la stabilizzazione del terreno o, nella peggiore delle ipotesi, uno stop all'attività del cantiere di largo Traiano. Sono queste le due opzioni che il Comune si è riservato nel caso la perizia dell'ingegner Mario Berlanda, attesa per i primi giorni della prossima settimana, evidenzi anche un minimo rischio per la sicurezza dei residenti delle vie Appia e Flaminia.
E' questa l'ultima novità in merito alla vicenda delle profonde crepe e lesioni nei muri di alcune abitazioni adiacenti il cantiere dove l'impresa Cavagnis Costacurta sta edificando, per conto della società Nuovo Centroverde, tre condomini.
L'attività di aspirazione degli impianti Well-Point avrebbe pesantemente compromesso la stabilità del terreno, provocando vistose fessurazioni nei muri portanti di alcune case. Da settimane si susseguono le perizie geologiche e le analisi dei vigili del fuoco. E dodici residenti hanno deciso di adire le vie legali. Ora, anche il Comune ha incaricato un proprio perito.
«Attendiamo le sue conclusioni per valutare quali passi intraprendere - sottolinea l'assessore all'Urbanistica Massimo Valandro -, ma una cosa è certa: la sicurezza degli cittadini per noi viene prima di ogni altra cosa». Va comunque sottolineato ancora una volta che non sussistono rischi di crolli. |