MONTEGROTTO. Alle 12,35 di ieri è stato fatto brillare dagli artificieri il proiettile da mortaio calibro 80 rinvenuto lo scorso 27 agosto in un campo a ridosso della circonvallazione ovest. L’intera arteria è stata chiusa al traffico durante le operazioni. Sul posto, specialisti dell’esercito giunti da Udine, carabinieri della stazione di Abano, agenti della Polizia municipale sampietrina, il responsabile del locale nucleo della Protezione civile e un’ambulanza del Suem. Tutto, fortunatamente, è filato liscio. Per prima cosa, gli artificieri hanno trasportato l’ordigno in una zona del campo distante dalla strada, l’hanno sepolta con una colata di terra e hanno collegato al proiettile una piccola carica esplosiva. Quindi si sono allontanati per farla detonare con un comando a distanza. Pochi minuti dopo, la circonvallazione è stata riaperta al traffico. Il proiettile da mortaio era stato rinvenuto dagli operai della ditta «Sogelma» di Scandicci (Firenze), specializzata nella ricerca e bonifica di materiale esplosivo. L’impresa, per conto dell’Acquedotto Euganeo-Berico, sta effettuando in questi giorni un monitoraggio dell’area dove verranno effettuati gli scavi per la nuova «circonvallazione delle acque» che prevede la costruzione di un nuovo canale dove convogliare il flusso idrico del Rio Spinoso, in modo da escludere il centro della Città di Bertha dal rischio di alluvioni. Nel passare palmo a palmo il terreno con le loro apparecchiature, i tecnici rilevarono d’improvviso il proiettile da mortaio di 80 millimetri risalente alla seconda guerra mondiale. Gli artificieri misero subito in sicurezza l’area e ieri hanno provveduto a far brillare il residuato. |