MONTEGROTTO. Mantiene l’anonimato il proprietario del coccodrillo catturato l’altra notte in via Caposeda da una pattuglia dei carabinieri, avvisata da un ciclista che se l’è improvvisamente trovato di fronte. E appare probabile che continui a mantenerlo. Sia i militari della stazione di Abano che gli agenti della polizia municipale sampietrina affermano che nessuno ha ancora reclamato il rettile. Un comportamento che non stupisce, considerando che questo tipo di animale non è normalmente importabile in Italia. Per poterne possedere uno è necessario richiedere un’autorizzazione alla Prefettura e spiegare i motivi dell’acquisto. E per il «via libera» definitivo occorre il consenso dei servizi veterinari dell’Usl. Una procedura che abitualmente seguono zoo, rettilari o altre strutture adeguate a ospitarlo e nutrirlo. L’esemplare ritrovato a Montegrotto non ha alcun microchip di riconoscimento. E’ stato quindi importato illegalmente. Sulla curiosa vicenda, i carabinieri continuano a indagare. «Richieste del genere non ne abbiamo mai avute, è una cosa davvero singolare», dichiara la titolare del negozio Pet Shop di Corso Terme, sempre a Montegrotto. In vetrina è esposto un dettagliato elenco degli animali, anche esotici, che il Pet Shop procura su ordinazione. Sotto la categoria rettili sono indicati iguana e gechi. Coccodrilli, allegatori e caimani, ovviamente no. «Trattiamo tutte le specie che possono essere importate legalmente, ma è davvero la prima volta che vengo a conoscenza che, da queste parti, qualcuno sia in possesso di un coccodrillo». Il cucciolo, curato e ben nutrito, misura un’ottantina di centimetri. Ma questo tipo di animali, i coccodrilli del Nilo, possono raggiungere i 7 metri. Il che rappresenta un ottimo motivo per sbarazzarsene… |