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Venerdì 29/08/2003 - Mattino di Padova - PAOLO BARON

Il rettile, lungo 78 centimetri e dal peso di un chilo e mezzo, non risulta denunciato alla Prefettura. Forse è scappato da un’abitazione vicina

Coccodrillo a spasso per Montegrotto

L’ha notato un ciclista su un marciapiede, è stato catturato dai carabinieri

MONTEGROTTO. Se ne stava beatamente immobile di traverso la pista ciclabile in via Caposeda a Montegrotto Terme, di fronte alla pizzeria La Volpe. L’ha notato un giovane che passava in bici e che ha prontamente chiamato i carabinieri. Solo così è stato possibile recuperare un cucciolo di coccodrillo di due anni, lungo 78 centimetri e di un chilo e mezzo di peso, scappato da qualche terrario. I militari, dopo averlo immobilizzato con l’aiuto di alcuni passanti l’hanno consegnato al servizio veterinario dell’Usl 16.
Il rettile ieri mattina è stato portato nel canile di Selvazzano in via Bressan e sistemato in una teca, in attesa di capire a chi appartenga, dato che nessuno finora si è fatto avanti per reclamarne la proprietà. L’animale, infatti, non risulta denunciato alla Prefettura come richiede la legge in caso di animali classificati pericolosi, e nemmeno ha sottopelle il microchip. I responsabili dell’Usl, quindi, ipotizzano che il proprietario lo abbia tenuto in casa senza la necessaria autorizzazione. E che il rettile sia scappato. Oppure - ipotesi ancor più tremenda - che diventato troppo ingombrante e dispendioso da nutrire per chi lo possedeva, sia stato pericolosamente abbandonato per la strada approfittando dell’oscurità.
Secondo l’erpetologo che l’ha visitato ieri mattina, si tratta di un cucciolo di coccodrillo anche se vista la tenera età non è stato possibile capire a quale specie appartenga. Se per esempio a quella dei coccodrilli marini che vivono in Australia, che possono arrivare a lunghezze impressionanti (cinque o più metri), considerati animali feroci e aggressivi.
Il piccolo rettile risulta ben curato e in ottimo stato di salute. Secondo i veterinari, infatti, l’animale aveva appena mangiato al momento della cattura. Una fortuna, visto che nonostante la taglia, è in grado di mordere e procurare lacerazioni anche se non di sbranare gli uomini.
Il suo ritrovamento è avvenuto casualmente da parte di Samuele Porcellato, il figlio della gelateria Polo Nord di Montegrotto che verso l’una di notte stava andando ad una festa. Passando per via Caposeda in bici, il giovane ha schivato l’animale, fermo di traverso alla pista ciclabile. Incredulo per ciò che credeva di aver visto, Porcellato si è fermato, ha raccolto un sasso è l’ha scagliato contro questa figura immobile che si è girata di scatto, senza tuttavia scappare. A quel punto, il giovane ha chiamato i carabinieri che hanno inviato sul posto una pattuglia del Radiomobile, già in zona visto che poco prima dell’una di notte era arrivata alla centrale operativa un’altra segnalazione di un cittadino che aveva giurato di aver visto un coccodrillo in un marciapiede di Montegrotto. I militari, dopo aver individuato il rettile, hanno tirato fuori dal bagagliaio della gazzella una rete e gliel’hanno gettata sopra. Dopodiché l’hanno immobilizzato con l’auto di un amico di Samuele, Denis Piccoli, che gli ha legato due giri di nastro isolante attorno alle fauci in modo da neutralizzarlo. Non è stato difficile avere ragione dell’animale. Impaurito e probabilmente spaesato, il rettile ha tentato una timida reazione, ma quasi docilmente si è lasciato sopraffare dal volonteroso gruppetto.
Caricato in macchina, il coccodrillo, di fatto clandestino e per ora senza fissa dimora, è stato trasportato in caserma e chiuso in una stanza in attesa dell’arrivo del dottor Aldo Costa, responsabile del presidio veterinario dell’Usl 16. Ieri alle 8,30 il veterinario e la sua equipe sono arrivati in caserma ad Abano, hanno prelevato il coccodrillo, salutato i carabinieri e l’ha portato al canile di Selvazzano dov’è stato posto in una teca, rifocillato e visitato da un esperto.
In attesa di rintracciare il proprietario.

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