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Giovedì 05/06/2003 - Gazzettino - Luca Ingegneri

MONTEGROTTO Assemblea pubblica del centrosinistra sulla variante al Prg per la futura cittadella dello sport

«È una gigantesca speculazione edilizia»

«E' una gigantesca speculazione edilizia che farà finire nelle tasche dell'albergatore aponense Giancarlo Buja maggiori profitti per circa otto miliardi di lire». La minoranza ulivista ha così svelato in pubblico i retroscena dell'operazione cittadella dello sport. Adottando la variante al Prg con cui si modifica l'indice di edificabilità (da 0,2 a 0,443 metri cubi per metro quadro) dei 150.000 metri di terreno dislocati sul retro dello Sporting Center, tra via Vivaldi e via Flacco, l'amministrazione sampietrina avrebbe elargito a piene mani al privato in cambio di vantaggi minimi per la collettività. E' il senso dell'assemblea pubblica organizzata da "Montegrotto Terme che vogliamo", l'associazione culturale che raggruppa le varie anime del centrosinistra.
Volumetria triplicata (da 20.000 a 61.500 metri cubi con la trasformazione in residenziale delle quote di terziario e di sportivo), sensibile riduzione dell'area a parco (da 108.800 a 77.500 metri quadri) e notevole aumento degli abitanti insediabili (da 133 a 410 unità). Queste le cifre snocciolate dal consigliere Antonio Voltolina: stando alle stime di mercato i 31.500 metri cubi aggiuntivi garantirebbero al privato introiti per oltre 15 miliardi di lire. In cambio la proprietà cederebbe al Comune impianti sportivi (una palestra da 6-700 posti, un campetto da calcio per bambini, l'area gioco, i parcheggi e gli spogliatoi) per un controvalore di sette miliardi. Risparmiando anche il miliardo che dovrebbe sborsare a titolo di oneri di urbanizzazione. Ma non sono soltanto i presunti guadagni dell'albergatore a preoccupare l'opposizione: «Con l'aumento della cubatura - ha dichiarato Voltolina - si andrà a sacrificare una maggiore porzione di territorio e si collocherà la palestra in una posizione infelice all'estremità sud del comparto, in un'area già compromessa dal traffico». A difendere le scelte dell'amministrazione ha provveduto l'assessore Massimo Valandro: «Per noi è un'operazione valida - ha detto - al privato va riconosciuto l'onere del rischio d'impresa. Era impossibile ottenere di più. Il palazzetto dello sport da 1500 posti sbandierato dalle sinistre fa parte del libro dei sogni». L'assessore ha poi dichiarato massima disponibilità a rivedere i contenuti progettuali una volta che la Regione avrà dato il via libera alla variante. Scadono frattanto oggi i termini per la presentazione delle osservazioni. "Montegrotto Terme che vogliamo" presenterà un documento corredato dalle firme di un gruppetto di cittadini.

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