L'Udc non fornirà alcuna indicazione al sindaco di Montegrotto sul nome del futuro assessore. Almeno fino a quando non sarà avvenuta una verifica politico-programmatica sull'operato della giunta di centrodestra. A rompere il silenzio tra le fila dei post-democristiani è l'ex-assessore Nicola Pellizzari, defenestrato a San Silvestro con il ritiro delle deleghe allo sport, al commercio e alla protezione civile. «Parlo a nome dei vertici provinciali del mio partito - esordisce - per rassicurare sindaco e assessori. L'Udc si considera parte integrante di questa maggioranza ed intende parteciparvi attivamente. A scanso di equivoci ribadisco che il consigliere Victor Zorzetto farà bene ad adeguarsi alle scelte e a partecipare all'attività del partito. Anche perchè sarebbe assurdo premiare chi è stato bocciato dagli elettori».
Primo dei non eletti, Zorzetto era entrato l'anno scorso in consiglio comunale al posto del dimissionario Angelo Roetta. Da tempo il sindaco Claudio l'ha indicato come possibile successore di Pellizzari. L'altolà del noto ristoratore sampietrino, plenipotenziario dell'Udc nella città di Bertha, assomiglia ad un ultimatum. Qualora Zorzetto dovesse accettare la poltrona di assessore rischierebbe l'automatica espulsione dall'Udc.«Con il senso di responsabilità che mi compete quale primo degli eletti - dichiara Pellizzari - chiedo una verifica a 360 gradi. Finora questa giunta si contraddistingue soltanto per i litigi. Che sono proseguiti anche dopo la mia uscita di scena».
Il consigliere dell'Udc invoca un'inversione di tendenza: «È ora di dire alla gente cosa si intende fare. Perchè il bilancio non è stato illustrato in assemblee pubbliche prima dell'approvazione? Perchè i lavori in corso Terme si sono improvvisamente bloccati? Perchè a Pasqua presentiamo ai turisti l'orribile cantiere di piazza Roma?». Pellizzari riserva l'ultima bordata al primo cittadino: «Se ha ancora un minimo di senso di responsabilità rispetti i patti elettorali la smetta di indossare i panni del piccolo duce». |