MONTEGROTTO. Continua a essere incerto il destino del bar del rustico di villa Draghi. Il gestore Massimo Sacchiero, infatti, ancora ignora se dovrà o meno fare le valigie; nel frattempo, comunque, continua a lavorare al rilancio del locale. Sacchiero è in attesa di una risposta chiara da parte dell'amministrazione sampietrina. Sebbene abbia saldato un debito pari a oltre 9.000 euro di canoni arretrati, non ha allontanato lo spettro della rescissione del contratto. La convenzione è infatti categorica: dopo sei mesi di affitti non pagati, il gestore moroso deve andarsene. Sacchiero è riuscito, a fine marzo, a far fronte ai suoi obblighi. Ma era fuori tempo massimo. Il rischio, ora, è che l'esercente, nonostante il notevole sacrificio economico, sia egualmente costretto a chiudere i battenti. L'amministrazione continua infatti a tacere. Nel frattempo, Sacchiero non si è perso d'animo e ha presentato al Comune il programma per le iniziative del 2003. Fra le novità, un accordo con la Sita, ancora in via di definizione, per un servizio di bus-navetta dal centro di Padova al rustico, per assistere a concerti dal vivo, e la creazione di un'area dedicata ai più piccini, con animazioni e personale specializzato; un simpatico parco-giochi dove i bambini potranno stare a loro agio, mentre i genitori si godono le «performance» musicali. Resta ora da vedere cosa ne pensi l'ente locale. Sulle alternative previste al bar - un circolo Aics oppure un punto di degustazione del Consorzio vini doc dei Colli Euganei - è per il momento caduto il silenzio. Sacchiero si era anche rivolto a un legale, l'avvocato Barbara Cotrufo di Padova, che aveva ventilato la possibilità di un ricorso al Tar per bloccare l'eventuale procedura di rescissione del contratto. Nel frattempo, il gestore del locale è «fra coloro che son sospesi». |