Sorride amaro Paola Greggio rileggendo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco al "Gazzettino". La incontriamo nel suo ufficio, al terzo piano di piazza Antenore. E' serena, convinta di aver assunto la decisione giusta. Il clamoroso "scippo" dei 36.000 euro dai capitoli di spesa di sua competenza si configura come una grave mancanza di rispetto, sia sul piano personale che su quello amministrativo. Le dimissioni rappresentavano insomma una scelta obbligata. Paola Greggio non ha voglia di ribattere alle esternazioni del primo cittadino: "Non voglio innescare polemiche infinite - si limita a dire - i cittadini mi conoscono e sanno come mi comporto. In questi due anni hanno imparato a conoscere anche il sindaco. E sono in grado di capire da soli chi racconta la verità a prescindere dai proclami e dalle dichiarazioni".
Fin qui l'ufficialità. La patata bollente è ora nelle mani di Forza Italia. Ai dirigenti del suo partito l'ormai ex-vicesindaco avrebbe confidato di non voler più tornare a fare parte di un esecutivo in cui viene considerata una sorta di estranea. Un suo ripescaggio appare improbabile. Il direttivo azzurro dovrà iniziare a cercare un'alternativa praticabile. Occorrerano almeno dieci o quindici giorni prima che si possa sciogliere la riserva sul nome del sostituto dell'assessore alla cultura, turismo e manifestazioni.
"Credevamo di aver risolto la questione - ammette il coordinatore comunale di Forza Italia Ciro Fornaro - ma il vicesindaco ne ha fatto una questione di principio e di metodo. Dobbiamo rispettare le sue scelte e guardare avanti. Perchè non credo che il rapporto personale tra Paola Greggio ed il sindaco sia recuperabile. Il direttivo si riunirà per analizzare a fondo la situazione. Ci confronteremo anche con i vertici provinciali. E torneremo a chiedere all'amministrazione maggior dialogo, trasparenza ed informazione". |