MONTEGROTTO. Un vero e proprio «blitz» all'Ater per farsi consegnare in anticipo le chiavi di un appartamento destinato a una concittadina che oggi sarebbe stata sfrattata. La donna rischiava di restare senza un tetto sulla testa per quasi un mese, in attesa che fossero ultimate le procedure burocratiche per la consegna dei diciotto appartamenti del complesso di via Gramsci, ancora in forte ritardo. Stavolta, a causa delle procedure di allacciamento dell'energia elettrica, che vanno a rilento. L'ha compiuto nei giorni scorsi il sindaco Luca Claudio, emanando contestualmente un'ordinanza di occupazione temporanea, corredata di certificato di abitabilità. Una corsa contro l'orologio per risolvere il problema di una regolare assegnataria, sulla quale pendeva però la spada di Damocle di uno sfratto imminente.
Informato della vicenda nei giorni scorsi, Claudio aveva fatto un salto sulla sedia. A febbraio, la procedura di consegna degli alloggi risultava ufficialmente ultimata. Al punto che il primo cittadino aveva effettuato un sopralluogo. Gli inquilini avrebbero dovuto prendere possesso delle abitazioni entro la metà di marzo. Con già più di due mesi di slittamento sulla data prevista: l'Ater non aveva infatti completato l'accatastamento. Poi, un altro intoppo. Il nuovo (e si spera ultimo) termine di metà aprile avrebbe però lasciato per molti giorni la donna senza una sistemazione. A questo punto, Claudio ha fatto la voce grossa con l'Ater, pretendendo la consegna anticipata delle chiavi per quello specifico caso. Ed autorizzando, il 26 marzo, la temporanea occupazione dei locali. Tutto, fortunatamente, è finito per il meglio. Da alcuni giorni la signora abita nella sua nuova casa e sta ultimando le incombenze del trasloco. Anche gli altri assegnatari dovrebbero, però, aver finito di attendere. Gli uffici comunali stanno dai le necessarie dichiarazioni che attestano che ognuna delle famiglie beneficiate non è titolare di altri alloggi. |