Disco verde al bilancio di previsione 2003. Lo strumento di programmazione finanziaria del Comune è passato con il voto compatto della maggioranza di centrodestra (contrari i gruppi dell'Ulivo e della Lega Nord). Pressione fiscale praticamente invariata, introduzione della tariffa nel calcolo della Tarsu, robusti investimenti nel programma delle opere pubbliche (tre milioni di euro verranno destinati al completamento della circonvallazione ovest con innesto sulla strada Battaglia). Cospicue risorse saranno investite anche nella costruzione di spogliatoi e servizi per la palestra di Mezzavia, nella prosecuzione dell'anello di piste ciclabili, nella sistemazione di piazzale Stazione e nella realizzazione di nuovi tratti di illuminazione pubblica. Critico il giudizio dell'opposizione di centrosinistra che ha messo a nudo le contraddizioni di un bilancio con cui si chiedono nuovamente sacrifici ai cittadini confermando gli aumenti dell'anno scorso (Ici al 4,5 per mille e addizionale Irpef allo 0,2\%). "I sampietrini - ha dichiarato il consigliere Antonio Voltolina - pagheranno quattrocentomila euro di tasse in più rispetto al 2001 senza ottenere servizi migliori dall'ente locale. Pazienza se queste risorse servissero a finanziare opere pubbliche. Purtroppo vanno tutte ad ingrossare il capitolo delle spese correnti dove registriamo numerosi sprechi". "Montegrotto Terme che vogliamo" ha anche provato a correggere la manovra presentando undici emendamenti che la granitica maggioranza ha però respinto con voto compatto. Cognolato & company proponevano di riportare l'Ici al 4 per mille e di abolire l'addizionale Irpef tagliando 388.000 euro da alcuni capitoli di spesa. Contro la pesante imposizione fiscale si è levata anche la voce del leghista Aldo Trescato che ha rilevato l'assenza di una seria programmazione. Chi si attendeva una replica da parte degli amministratori sarà rimasto deluso. Il sindaco e l'assessore al bilancio Bordin non sono intervenuti nel dibattito. Era evidente la volontà di evitare lo scontro con le minoranze. La seduta è scivolata via senza sussulti fino alla dichiarazione del capogruppo Arcangelo Asquino che ha annunciato il voto favorevole al bilancio. Segno della ritrovata compattezza della Casa delle Libertà. |