MONTEGROTTO. Aumenta a Montegrotto l'Ici, l'imposta comunale sugli immobili, per la prima casa, che passa dal 4 al 4,10 per mille. Invariati invece l'Ici sulla seconda casa (al 7 per mille) e l'addizionale Irpef che era stata introdotta lo scorso anno. Sono queste le novità di maggior rilievo della finanziaria 2003 approvata venerdì sera dal Consiglio comunale. La maggioranza e ha approvato anche il programma dei lavori pubblici 2003/2005. Sono stati invece bocciati tutti gli undici emendamenti presentati dalla minoranza. Nel capitolo riguardante la realizzazione di opere pubbliche, ampio spazio è dedicato alla viabilità. Si prevede innanzitutto il collegamento della circonvallazione ovest con la SS 16, che dovrebbe iniziare nel 2004; attualmente il progetto definitivo è ancora in fase di studio e sono in fase di definizione anche gli accordi con l'Anas e con la Regione per definire i termini dei contributi economici. Nel 2004 dovrebbero iniziare anche la realizzazione di un anello di piste ciclabili lungo via Marza, via Mezzavia e Piazza Mercato. E inoltre prevista la manutenzione straordinaria delle strade, con il rifacimento, dove necessario, del manto stradale e la collocazione di impianti di illuminazione e la realizzazione di tre piste ciclabili, previste dal progetto «Montegrotto Bike». Il capitolo dello sport prevede la dotazione della palestra di Mezzavia di spogliatoi per permetterne l'uso alle sportive interessate. Una spiegazione poco gradita alle minoranze, che hanno vivacemente contestato all'assessore al bilancio Massimo Bordin la brevità dell'esposizione chiedendo maggiori chiarimenti sulle voci che prevedono il maggiore impegno di spesa. Sotto accusa, innanzitutto, l'aumento dell'Ici e l'addizionale Irpef. Il consigliere Antonio Voltolina ha inoltre additato la sostanziale immobilità del bilancio, che non terrebbe conto dell'aumento della popolazione nei prossimi tre anni. Aumenterà il numero dei pali per l'illuminazione pubblica passando da 1900 a 1920 per una spesa complessiva di oltre 15.000 euro. Sarebbe inoltre ingiustificato l'aggravio fiscale a carico della popolazione. La minoranza ritiene inoltre inaccettabili i tagli previsti per l'anno in corso alle spese per l'istruzione, che prevedono un contributo di soli 5000 euro. Altrettanto decise le risposte dell'amministrazione, che ha sottolineando come il taglio momentaneo all'istruzione riguardi attività complementari, non previste dai curricola ministeriali e come il giornalino «La voce di Berta» contenga falsità dovute, a parere dell'assessore Tibaldi, a una scarsa informazione o alla volontà di storpiare la verità. |