Sono pronte a scendere sul sentiero di guerra le famiglie dei ragazzi che frequentano la scuola dell'obbligo nei plessi sampietrini. Dalla riunione del comitato genitori sono emerse indicazioni tutt'altro che incoraggianti. A partire dal 2002 l'amministrazione comunale sarebbe intenzionata a decurtare in maniera sostanziosa i contributi destinati all'istituto comprensivo della città di Bertha. Le prime avvisaglie di quest'orientamento si sono già manifestate nei mesi scorsi. L'esecutivo ha rinviato più volte la liquidazione delle sovvenzioni relative a quest'anno. I quarantanove milioni stanziati dalla precedente amministrazione venivano considerati un'esagerazione. Alla fine ha però prevalso il buon senso. E i pagamenti sono stati regolarmente effettuati. Il dirigente scolastico Bartolomeo Tribuna si è però visto recapitare una missiva a firma del primo cittadino Luca Claudio. Che lo "bacchettava" invitandolo a gestire con maggiore oculatezza le risorse finanziarie messe a disposizione dal Comune. Claudio non era inoltre in grado di assicurare l'erogazione di un contributo di pari entità anche per l'anno prossimo. Tribuna ha riferito la circostanza ai settanta genitori presenti alla riunione del comitato, non nascondendo la propria preoccupazione. Tra i primi ad insorgere il consigliere comunale diessino Antonio Voltolina, nella sua veste di genitore: «Non si può utilizzare la scuola come elemento personale di ritorsione nei confronti dell'ex-assessore Tribuna - è sbottato - ci vanno di mezzo 800 bambini. Faremo di tutto perchè il contributo non venga dimezzato ma addirittura aumentato. Siamo pronti ad avviare anche una petizione con una raccolta di firme».Il consigliere con delega alla pubblica istruzione, la forzista Luisa Bresciani, ha assicurato di voler difendere a denti stretti i fondi destinati alla scuola. Ma dovrà giocoforza scontrarsi con una parte della sua maggioranza, poco incline a soddisfare le richieste di un avversario politico. «Basterebbe - argomenta Voltolina - che evitassero di buttare dalla finestra cento milioni per spostare l'arcostruttura da piazza Mercato e li destinassero alla scuola nel prossimo quinquennio». |