MONTEGROTTO. Settecentocinquanta firme contro la politica finanziaria del Comune. La corposa petizione è stata consegnata, nei giorni scorsi, all'Ufficio protocollo del municipio dall'associazione «Montegrotto Terme che vogliamo», emanazione sul territorio della lista civica di centrosinistra che siede all'opposizione. «La raccolta di firme è andata al di là delle più rosee previsioni - riferisce soddisfatto il presidente del sodalizio ulivista Gianfranco Marcadella - Sono molti i cittadini che giudicano ingiusto e punitivo l'aumento dell'Imposta comunale sugli immobili e il mantenimento dell'addizionale Irpef decisi dall'amministrazione di centrodestra l'anno scorso, che vengono confermati nella stessa misura per il 2003».
Marcadella non usa, inoltre, mezzi termini nel criticare il bilancio di previsione che sarà portato in Consiglio comunale domani per la votazione. «Abbiamo analizzato con attenzione il documento economico-finanziario - prosegue il rappresentante della minoranza - e abbiamo dimostrato che, con opportune correzioni, si possono raggiungere i medesimi risultati abbassando le tasse ed eliminando l'addizionale. Evitando così di gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini che hanno, oltretutto, sotto gli occhi lo sperpero di denaro e l'inconsistenza degli impegni assunti da questa amministrazione, soprattutto per quanto riguarda i lavori pubblici e i servizi alla persona».
Marcadella annuncia poi che il centrosinistra sampietrino ha presentato ben undici emendamenti al bilancio. Un impegno che rischia però di dimostrarsi una faticaccia inutile. L'amministrazione è infatti intenzionata a proporre a tutta la maggioranza di votarne la bocciatura in blocco.
E, come se non bastassero gli sconti negati nella «finanziaria» comunale, il presidente dell'associazione denuncia anche gli aumenti delle tariffe per l'utilizzo della sala superiore del Palazzo del turismo. «Abbiamo chiesto di usufruirne per il rinnovo del direttivo, fissato per il 31 marzo, ma dovremmo sborsare quasi un milione di vecchie lire di cui, francamente non abbiamo la disponibilità. In alternativa ci è stata offerta la saletta a fianco, che è però davvero troppo piccola per tutti e quarantacinque i nostri iscritti. Molti non riuscirebbero neppure a entrare. Purtroppo - si rammarica Marcadella - a Montegrotto non esiste uno spazio concesso gratuitamente dal Comune a sodalizi e associazioni per potersi riunire». |