MONTEGROTTO. Momenti di panico, ieri, in Largo Traiano. Un incendio ha quasi completamente distrutto una studio dentistico al secondo piano del condominio che si affaccia sulla piazzetta. Ingenti i danni e gravi le conseguenze per altri due appartamenti, di cui uno è stato dichiarato totalmente inagibile. Mancavano pochi minuti alle 13, quando le fiamme hanno cominciato a propagarsi dallo studio del dottor Franco Martinelli. Il medico e l'assistente se n'erano appena andati.
A dare l'allarme è stato Otto, un bastardino di diciassette anni ma dai riflessi ancora pronti, che per primo ha avvertito il fortissimo odore di bruciato. In pochi minuti, molti condomini si sono radunati in strada mentre altri, affacciati ai balconi, osservavano preoccupati il denso fumo che fuoriusciva dai locali. «Il cane si trovava davanti all'ingresso - ha raccontato la padrona, che abita nell'appartamento adiacente - Di colpo ha cominciato a uggiolare e a raschiare con violenza la porta. Al momento, non ho capito cosa gli fosse preso. Incuriosita, mi sono affacciata in corridoio. Ho visto il fumo e ho chiesto aiuto». La segnalazione è giunta ai vigili del fuoco di Padova poco dopo le 13. Nel giro di una ventina di minuti, sono arrivate in Largo Traiano due autopompe e un mezzo di supporto, assieme a una gazzella del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Abano e a un'ambulanza del Suem di cui, fortunatamente, non vi è stato bisogno. I vigili del fuoco, entrati sia dal balcone con una scala che dall'ingresso principale, hanno domato le fiamme in pochi minuti, ma apparecchiature e suppellettili erano ormai andati quasi completamente distrutti. L'incendio sì è propagato da una stanza vicina alla sala d'attesa, dove si trovavano alcuni strumenti, fra i quali un impianto di sterilizzazione. Le cause sono ancora in fase di accertamento, ma la spiegazione più plausibile appare quella del cortocircuito. Ha raccontato infatti un'altra inquilina, residente al quarto piano: «Si sentiva un forte odore di circuiti elettrici bruciati, al punto che ho pensato che si fosse guastato qualche elettrodomestico di casa mia». Il sinistro ha causato l'inagibilità dell'appartamento sovrastante, i cui occupanti hanno trovato temporanea sistemazione in un albergo di Abano. Le fiamme hanno infatti compromesso la stabilità del soffitto dello studio dentistico. Analogo provvedimento, seppure limitato ad alcune stanze, è stato applicato all'abitazione vicina. L'episodio di ieri ripropone ancora una volta l'urgenza della costituzione di un presidio dei vigili del fuoco nella zona termale. «E' scandaloso - dichiara un residente - che debbano arrivare i pompieri da Padova. Cosa deve succedere, perché qui costruiscano una caserma? Deve morire qualcuno? O è forse sufficiente che vada a fuoco un albergo?». |