MONTEGROTTO. Una relazione che è un eufemismo definire sconcertante. Una raffica di cifre elencate a casaccio in una paginetta e mezza letta in poco più di otto minuti, attorno alle 23,30, prima della chiusura del Consiglio comunale incentrato sulla diatriba relativa alla bandiera della pace. Ha lasciato stupefatti platea e consiglieri di opposizione il documento di presentazione del bilancio previsionale, che andrà in votazione il 21 marzo, illustrato in aula dall'assessore Massimo Bordin. Un'esposizione sommaria, priva di un qualsiasi approfondimento sulla manovra economica del Comune. Una delle poche cose che si è riusciti a capire è che le tasse resteranno invariate: Ici al 4,5 per mille per la prima casa e al 7 per la seconda, e mantenimento dell'addizionale Irpef. Un'informazione di interesse primario per la cittadinanza. Ma comunicata da Bordin a voce. Nella relazione, infatti, non ve n'è traccia. Per il resto, l'assessore ha snocciolato a rotta di collo una serie di impegni di spesa: 258.000 euro di interventi straordinari per la viabilità; 323.000 per l'ampliamento della palestra di Mezzavia; 310.000 per l'asfaltatura di strade; 640.000 per le piste ciclabili delle vie Marza, Neroniana e Catajo; 321.000 per la sistemazione di viale Stazione; 1.000.000 per il prolungamento della Circonvallazione; 310.000 per l'illuminazione pubblica. «In conseguenza di quanto esposto - ha proseguito Bordin - abbiamo eseguito dei tagli in quei settori finanziati con le spese correnti quali turismo, sport, cultura e pubblica amministrazione, mantenendo inalterato il finanziamento per il settore sociale». Sull'entità dei tagli, però, i presenti in sala sono rimasti beatamente ignari. «Ci consentite i tempi minimi previsti per esaminare il bilancio e presentare gli emendamenti» ha protestato, dai banchi del centrosinistra, Antonio Voltolina. «Come potete pretendere - gli ha fatto eco il leghista Aldo Trescato - che possiamo leggere e analizzare oltre un centinaio di pagine in così poco tempo?». «E' quello che prevede il regolamento approvato dalla precedente amministrazione» si è limitato a ribattere l'assessore Bordin. Poi, tutti a casa. |