MONTEGROTTO. La bandiera della pace si è rivelata una bomba. Vittima della simbolica «deflagrazione», la compattezza del centrodestra, mandata gambe all'aria da una mozione presentata in Consiglio dall'ex sindaco Elvio Cognolato. Il medico chiedeva che il balcone del municipio fosse drappeggiato col vessillo multicolore contro la guerra. Una proposta rigettata dal sindaco Claudio, in quanto contraria alla legge. Per uscire dall'«impasse», il capogruppo del Polo Arcangelo Asquino ha suggerito di destinare il gettone di presenza dei consiglieri all'acquisto di uno striscione a favore della pace, da esporre in centro. Una soluzione che doveva mettere tutti d'accordo, approvata però da una risicatissima frazione della maggioranza.
Solo tre consiglieri di Forza Italia votavano con il centrosinistra, mentre un quarto si asteneva. E gli «azzurri» locali finivano nuovamente nell'occhio del ciclone, incapaci di mettersi d'accordo persino su un pezzo di stoffa... Tutto inizia con la mozione di Cognolato: «Chiediamo all'amministrazione di aderire all'iniziativa "pace da tutti i balconi" e di esporre la bandiera sul palazzo municipale» è la sua richiesta, formulata a nome dell'intero centrosinistra. «Non possiamo andare contro la legge» gli risponde il sindaco Claudio che, per qualche giorno, aveva autorizzato che il vessillo arcobaleno sventolasse sulla facciata del Comune. «Si tratta di un comportamento vietato e siamo stati costretti a soprassedere per non rischiare un'accusa di abuso d'ufficio e vilipendio alla bandiera» aggiunge il primo cittadino. A quel punto, si fa avanti Asquino, che propone di devolvere il compenso di tutti i consiglieri all'acquisto di uno striscione su cui scrivere: «I cittadini di Montegrotto sono a favore della pace», da appendere in una delle strade principali del Comune. Un compromesso approvato dal centrosinistra. «Se c'è il timore d'incorrere in sanzioni penali - dichiara Cognolato - a noi sta bene questa nuova idea».
I lavori vengono sospesi per modificare la mozione. Che viene quindi messa ai voti. Tutti si aspettano un'approvazione unanime. E invece, ecco il colpo di scena. A schierarsi con il centrosinistra solo i forzisti Asquino, Valandro e Tasinato. La collega di partito Luisa Bresciani si astiene. Il resto della maggioranza (compreso il vicesindaco «azzurro» Paola Greggio) e i leghisti Gisella e Aldo Trescato bocciano il documento. E così Montegrotto non avrà né bandiera né striscione, ma i consiglieri percepiranno regolarmente tutti il gettone di presenza alla seduta consiliare. |