MONTEGROTTO. Doccia fredda del Comune sulla richiesta di aumento di contributi avanzata dall'istituto scolastico comprensivo. Il dirigente Bartolomeo Tribuna aveva quantificato in 43.000 euro il finanziamento minimo necessario per mantenere gli standard di efficienza dei plessi pubblici di Montegrotto nel 2003. L'amministrazione è invece intenzionata a limitarsi a confermare la cifra stanziata l'anno scorso, pari a circa 20.000 euro. Una scelta che non mancherà d'innescare nuove veementi polemiche, visti i rapporti non certo idilliaci fra il professor Tribuna e la giunta di centrodestra guidata da Luca Claudio. Ma che l'assessore al Bilancio e alla Programmazione Massimo Bordin (nella foto) difende a spada tratta: «Ogni anno - dice - ci troviamo difronte a richieste spropositate da parte della Direzione didattica».
«Ma - sottolinea Bordin - noi non possiamo far fronte con le nostre sole risorse economiche alle necessità delle scuole statali della città. Ci deve pensare il ministero della Pubblica istruzione». Il quale, però, non se la passa bene. Almeno stando a quanto dichiara lo stesso dicastero. Tramite la Direzione scolastica regionale, ha infatti reso noto che, per quest'anno, l'importo destinato al funzionamento amministrativo e didattico dei plessi sampietrini (tre elementari, una materna e una media) ammonterà a poco più di 7.800 euro, con un taglio del 50% rispetto al 2002. Non solo. Per quanto riguarda il Progetto dell'offerta formativa, alle scuole di Montegrotto arriveranno circa 5.800 euro. Con numeri del genere - sottolinea Tribuna nella domanda di aumento dei finanziamenti - la Direzione didattica rischia seriamente di non riuscire a garantire un adeguato livello di prestazioni, in assenza di un corposo aumento delle sovvenzioni municipali. «Spiacenti, ma anche il bilancio cittadino ha dei vincoli che non possono essere aggirati - conclude Bordin - Vorrei far presente che, con un finanziamento di 20.000 euro l'anno, già raddoppiamo i contributi alle nostre scuole pubbliche. La copertura delle spese per la manutenzione degli edifici, la sola che a rigor di legge ci spetta, non dovrebbe superare i 10.000 euro. Facciamo più del dovuto». |