MONTEGROTTO. Gli asili parrocchiali chiedono aiuto al Comune. La progressiva sostituzione dei religiosi con personale laico e l'aumento delle sezioni ha comportato una lievitazione dei costi insostenibile senza un raddoppio dei contributi da parte dell'ente locale: da 72.000 a 145.000 euro. E' stato questo il punto principale di cui si è discusso qualche giorno fa in un incontro fra il sindaco Luca Claudio e i tre parroci sampietrini, don Galdino Rostellato, don Guglielmo Rossi e don Giancarlo Cantarello. L'amministrazione è decisa a venire incontro alle richieste delle parrocchie, ma sarà necessaria una variazione di bilancio per il 2003. Il documento economico finanziario, che verrà presentato la prossima settimana al Consiglio comunale, ha confermato il medesimo stanziamento dell'anno scorso. Ma dopo un'attenta lettura dei bilanci della gestione degli asili, la giunta sampietrina ha convenuto sulla necessità di aumentare in misura sostanziosa il finanziamento. «Possiamo - ha assicurato il primo cittadino - reperire senza problemi la cifra che manca. Anche se le circostanze che ci consentono di farlo non sono delle più liete. Utilizzeremo infatti una somma di 80.000 euro destinata a due anziani fratelli, che ricevevano un contributo pubblico, venuti a mancare a poca distanza uno dall'altro». Ad incidere maggiormente sulle spese degli asili, dicevamo, l'aumentata presenza di personale laico, che ha completamente sostituito quello religioso nella materna della frazione Turri e, per i due terzi, nella «Maria Immacolata» del centro. Quest'ultimo asilo ha inoltre registrato un aumento di sezioni, passate da quattro a sei. La gestione del budget rischiava davvero di divenire difficoltosa. Ai tre sacerdoti è stata annunciata un'altra importante novità. Quest'anno le parrocchie verranno esentate dal pagamento della tariffa asporto rifiuti solidi urbani. «Le strutture, con i loro patronati - ha spiegato Claudio - rappresentano un importante centro di aggregazione sociale. E' meglio che i soldi risparmiati vengano utilizzati per altre attività». |