MONTEGROTTO. Compromesso fra i commercianti di Corso Terme e l'amministrazione. In un'affollata riunione ieri al Palaturismo, il sindaco Claudio si è impegnato e reintrodurre il doppio senso di marcia, Accogliendo così la principale richiesta degli esercenti che avevano bloccato il traffico in segno di protesta. La modifica comporterà però l'eliminazione di metà dei parcheggi. Ne spariranno una cinquantina. I restanti verranno redistribuiti su entrambi i lati della carreggiata. Il percorso per le auto assumerà un andamento a zig-zag che costringerà gli aumobilisti a marciare a velocità ridottissima. Saranno inoltre posizionati due dossi di rallentamento. La durata del disco orario varierà a seconda della tipologia commerciale: per gli acquisti «veloci» (ad esempio, il pane) 15 minuti, fino a un'ora per i negozi di abbigliamento.
Infine, i non residenti avranno a disposizione dei permessi speciali. «Lasciateci due mesi per finire i lavori della pista, periodo nel quale il senso unico rimarrà per garantire la sicurezza del cantiere - ha chiesto Claudio -. Sia però chiaro che sul percorso ciclabile non torniamo indietro. Dobbiamo pensare anche alla sicurezza dei cittadini». Il parziale dietrofront del Comune ha accontato quasi tutti, quindi nuovi blocchi sono scongiurati: «Ci riteniamo soddisfatti» ha dichiarato Giuseppe Latina, uno dei leader della protesta.
«Quasi» tutti contenti, dicevamo. Perché in sala era presente anche un gruppetto di cittadini favorevoli al senso unico. Fra questi, la madre del 14enne Riccardo Schippani, deceduto due anni fa dopo essere stato travolto da un'auto in via Caposeda. «Alcuni commercianti - ha esordito con voce rotta dall'emozione - mi hanno accusata di aver preteso la pista in ricordo di Riccardo. E' falso. Purtroppo, io non ho più un figlio che possa usufuirne, a differenza di quelli di tutti coloro che abitano qui. Corso Terme è una strada assassina». Al termine del suo intervento è scoppiato un applauso. Fra i presenti, anche una frontista che esibiva un enorme cartello: «L'incolumità dei nostri figli, le vite perse in incidenti stradali, l'alto rischio per i ciclisti, le interminabili code, sono argomenti che superano i calcoli matematici». |