MONTEGROTTO. Clamorosa protesta di alcuni commercianti di corso Terme, ieri mattina. Una trentina di esercenti, per oltre un'ora, ha paralizzato il traffico, in segno di protesta contro il senso unico istituito su parte del viale. I negozianti hanno formato una catena umana, bloccando la rotatoria all'incrocio fra corso Terme, via Siesalunga e via Fasolo, e intimando agli automobilisti di fare dietrofront. Non sono mancati battibecchi e momenti di tensione. Sul posto sono giunti carabinieri e polizia municipale, d'altro canto l'iniziativa era nell'aria da giorni. «Pietra dello scandalo» l'apertura, ieri, del cantiere per la pista ciclabile. Con la conseguente istituzione del senso unico di marcia in direzione di Abano.
Una scelta che il gruppo vede come fumo negli occhi, giudicandola lesiva per le proprie attività. Alle 9,30, alcuni negoziati hanno bloccato i quattro accessi alla rotatoria, mentre altri distribuivano volantini. Molti automobilisti non l'hanno presa bene. Con i manifestanti sono volate parole grosse e, in un paio di casi, si è arrivati a un passo dallo scontro fisico. Alcuni sono riusciti a forzare il blocco, fra grida, sgommate e insulti, ma la maggior parte ha preferito fare retromarcia. In corso Terme le vetture sono state costrette a procedere contromano per uscire dall'imbottigliamento. «La decisione del sindaco è penalizzante per tutti - ha tuonato Giuseppe Latina, gioielliere, uno degli organizzatori della protesta - Nei giorni scorsi aveva addirittura dichiarato che ci avrebbe portato bibite e panini. Una dichiarazione offensiva, ci siamo sentiti presi in giro». «L'amministrazione non ci ha nemmeno consultato - gli ha fatto eco Enrico Turrin del vicino centro Tim - In tutti gli incontri che aveva avuto con noi ci aveva promesso che avrebbe mantenuto il doppio senso». «Siamo disposti a proseguire ad oltranza, ogni giorno» è intervenuto Roberto Munegato. «Da stamattina, gli incassi della mia panetteria sono crollati. Non si è fatto vito nessuno» ha lamentato Rosanna Diaferio. «Questa è una scelta senza senso - è sbottato Pino Di Bari, titolare di un negozio di abbigliamento - che rischia di metterci in ginocchio. Senza il passaggio delle auto, i nostri incassi precipiteranno». Verso le 10,40 la protesta è rientrata e una delegazione di commercianti si è recata in municipio per incontrare il sindaco. Prima di essere ricevuti da Claudio e dall'assessore ai Lavori pubblici Massimo Valandro, i manifestanti hanno però effettuato un secondo blocco di dieci minuti in via Roma, tenuti d'occhio dai carabinieri (che hanno raccolto le generalità dei dimostranti) e dai vigili, senza però che si verificassero incidenti. Per domani, alle 12,30, al Palazzo del turismo di via Scavi, è stata indetta una seconda riunione con gli amministratori, aperta anche ad esercenti e residenti in altri quartieri. L'ente locale pare però intenzionato a rimanere sulle proprie posizioni. I commercianti, in risposta, minacciano oggi un altro blocco. E già si parla di denunce alla magistratura. |