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La rassegna stampa tutti gli articoli relativi a Montegrotto Terme apparsi sul Mattino di Padova e sul Gazzettino edizione di Padova

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Domenica 16/02/2003 - Mattino di Padova - Eugenio Garzotto

Montegrotto. Una coppietta ha visto tutto: il responsabile è uno studente di Torreglia

Semaforo «sprangato»

Raid in via Caposeda, denunciato il teppista

MONTEGROTTO. Si susseguono gli atti di vandalismo a Montegrotto. Nella nottata di ieri un ragazzo, sceso da un fuoristrada, ha sfondato a colpi di mazza il semaforo di via Caposeda, posto all'incrocio con l'ingresso della zona artigianale.

Testimone dell'episodio teppistico, una coppietta appartata in auto a poca distanza. Era circa mezzanotte e mezza, quando i ragazzi hanno notato una jeep di grosse dimensioni che si fermava al centro della carreggiata. Dal mezzo è sceso un individuo armato di una spranga che ha divelto un corpo luminoso e mandato in frantumi un altro. Poi è risalito sul veicolo a bordo del quale c'era un amico, ed è ripartito verso Torreglia. Il ragazzo (peraltro agente di polizia) ha subito avvertito con il cellulare i carabinieri, segnalando il numero di targa del mezzo. Una pattuglia del Nucleo radiomobile si è subito diretta verso il centro di Torreglia, ma il vandalo aveva già fatto perdere le proprie tracce. Ieri pomeriggio i carabinieri hanno però formalizzato l'accusa nei confronti di S.G., studente universitario ventenne, che guidava il fuoristrada di famiglia. Ieri notte sarebbe stato alticcio, e degli amici lo avrebbero sentito inveire contro quel semaforo, giudicato inutile.

Questo episodio ne richiama alla mente molti altri avvenuti negli ultimi mesi. Per prima, agli inizi del 2002, fu bersagliata in due occasioni l'isola pedonale di via Manzoni, non ancora completata: ne venne lesionata la pavimentazione. Poi toccò alla staccionata che costeggia la pista ciclabile di via Caposeda. In seguito, vennero prese di mira le lastre di trachite con la scritta «Città di Montegrotto Terme»: quella sulla Strada Romana fu insozzata con la vernice spray; l'altra, fra Corso delle Terme e via Volta, fu spaccata. «Sono sconcertato: non solo vengono danneggiate opere pagate con i soldi dei cittadini, ma sono prese di mira quelle realizzate per una maggiore sicurezza - ha commentato il sindaco Luca Claudio - Quel semaforo fu installato dopo la morte del quattordicenne Riccardo Schippani, investito da un'auto che andava a velocità folle».

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