Sicurezza lungo le strade e nei quartieri. E' la parola d'ordine che sta guidando l'attività degli agenti di polizia municipale, comandati dal maggiore Gino Mantovani. Scorrendo il resoconto dell'anno appena trascorso emerge in maniera inequivoca il costante aumento dei controlli lungo le principali arterie. Nell'arco di un anno sono state effettuate 55 uscite con l'autovelox: oltre 650 gli automobilisti pizzicati a premere sull'acceleratore oltre i limiti previsti. Ma non è l'eccesso di velocità il peccato più diffuso tra i conducenti che si avventurano lungo le strade di Montegrotto: delle quasi tremila contravvenzioni elevate l'anno passato oltre un terzo (1100) riguardano la sosta vietata. Gli agenti municipali compiono autentiche stragi in prossimità di passaggi pedonali, sopra i marciapiedi, in vicinanza di curve pericolose. Spesso gli automezzi parcheggiati negli spazi non consentiti finiscono infatti per creare intralcio alla circolazione. Nella graduatoria delle sanzioni amministrative gli eccessi di velocità occupano il secondo posto (861). Seguono il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (359), il mancato rispetto della segnaletica stradale (272), il transito non consentito (73) e la guida senza carta di circolazione (57). Diciassette le violazioni con segnalazione sulla patente, cinque i ritiri con segnalazione al prefetto (uno per guida in stato di ebbrezza). La stragrande maggioranza dei verbali (sono oltre 2000) è già stata archiviata per l'avvenuto pagamento delle multe.
«Anche nel 2003 concentreremo i nostri sforzi nella prevenzione degli incidenti - afferma Mantovani - con i fondi del Progetto Sicurezza il Comune potenzierà le attrezzature in dotazione al comando». Si procederà all'acquisto del telelaser, dell'etilometro, di una nuova vettura e di due motociclette. E' inoltre in pubblicazione il bando di concorso per l'assunzione di un altro vigile (attualmente l'organico è composto da dieci elementi, oltre al comandante, ndr). A primavera riprenderanno anche le ronde serali nei quartieri (tra maggio ed ottobre sono state effettuate 45 uscite, tra le 19 e l'una di notte). «Non abbiamo la presunzione di sostituirci ai carabinieri - avverte il comandante - ma la nostra presenza a Turri o a Mezzavia può servire da deterrente contro la microcriminalità. Per aumentare la nostra operatività avremmo però bisogno di una sede più spaziosa. I locali di via Plinia sono insufficienti ed inadeguati». |