MONTEGROTTO. Chi abita al pianoterra e ha un accesso sul retro, che non dà sulla strada, deve stare bene attento ai ladri. In una ventina di giorni sono infatti già tre le abitazioni con queste caratteristiche prese di mira dagli stessi ladri, probabilmente sempre gli stessi.
L'altra sera, verso le 18, i ladri si sono introdotti in un appartamento al pianterreno, in via Roma 87 a Montegrotto, forzando un accesso sul retro e trafugando gioielli e un telefonino. A fare la scoperta il proprietario A.P., rincasato verso le 19,45. Il bottino ammonta a circa 700 euro.
Le modalità dell'episodio fanno ritenere ai carabinieri che responsabile sia la stessa coppia di donne, probabilmente nomadi, che giovedì ha tentato un «raid» analogo in via Cristoforo Colombo, ad Abano, sempre in un appartamento al piano terra. In quel caso, le ladre avevano creduto che la casa fosse deserta; in realtà, l'anziana madre del proprietario era affacendata in cucina e non aveva udito il campanello suonato per sincerarsi dell'assenza degli inquilini. Le due avevano scassinato una finestra del salotto. Trovandosi però faccia a faccia con la donna. A quel punto, si erano date alla fuga. Un «modus operandi» attuato anche l'altra sera, sia per la dislocazione dell'appartamento, scelto con cura, che per il percorso seguito.
Non solo. Si tratta di un copione identico a quello messo in atto, ancora in via Colombo, ai primi di gennaio, a spese di G.O. e la moglie, fuori città per il ponte dell'Epifania. Quasi di certo medesima anche l'ora, nel tardo pomeriggio. In quel caso, il bottino fu più consistente: quattro orologi, una scacchiera di cristallo, un servizio di bicchieri di Boemia e un servizio da tè. Totale, 15.000 euro. Neppure il «colpo» di Montegrotto ha avuto testimoni . I carabinieri stanno ora battendo battendo a tappeto la zona termale. La raccomandazione, per chi ha finestre o altri accessi sul retro che si affaccino su zone poco illuminate, è di assicurarsi che siano ben chiusi prima di uscire. |