MONTEGROTTO. A nome dell'Udc regionale, scende in campo Iles Braghetto in persona a difendere l'ex assessore sampietrino Nicola Pellizzari, bruscamente silurato il 31 dicembre dal sindaco Luca Claudio. Una decisione che Braghetto critica senza mezzi termini.
L'accusa principale mossa a Claudio è di aver agito in perfetta solitudine (a differenza di quanto lo stesso primo cittadino aveva dichiarato ufficialmente), senza aver informato gli alleati dell'intenzione di defenestrare Pellizzari. «La scelta di Claudio - esordisce Braghetto - si inserisce in una situazione politico-amministrativa alquanto debole e confusa, che richiederebbe da parte di tutti una maggiore attenzione e serietà per rispettare l'accordo politico di coalizione che sta alla base della vittoria elettorale. La revoca di deleghe all'assessore Pellizzari - prosegue Braghetto - è unilaterale, non concordata con le componenti politiche e non adeguatamente motivata». E poi arriva la stoccata: l'estromissione di Pellizzari «per le modalità in cui è avvenuta, si pone fuori dall'azione della Casa delle Libertà. Concordiamo con la scelta (di Pellizzari stesso, ndr) di assumere una posizione critica all'interno della maggioranza, consapevoli che se non ci sarà uno scatto di dignità e di concorde e azione amministrativa, questa giunta sarà destinata a incontrare continue difficoltà». Il messaggio, insomma, è chiarissimo: l'Udc minaccia pesanti «rappresaglie» politiche per rispondere adeguatamente all'estromissione del suo uomo di punta nella giunta sampietrina (oltretutto, primo degli eletti con 125 preferenze).
Pellizzari - nonostante, per sua stessa ammissione, continui a considerarsi organico alla maggioranza di centrodestra - potrebbe trasformarsi d'ora in poi in una vera e propria «mina vagante». Creando non pochi problemi alla compagine che governa Montegrotto. A questo punto, neppure il passaggio delle sue deleghe all'altro consigliere dell'Udc Victor Zorzetto (proviente dalle file del Ccd) servirebbe a arasserenare il clima bollente. |