Dopo i due incidenti mortali che hanno insanguinato le strade di Montegrotto in consiglio comunale si è discusso a lungo di viabilità. Elvio Cognolato ha esposto il problema sottolineando che la scarsità di parcheggi, soprattutto in centro, obbliga i cittadini a lasciare le auto in sosta lungo i margini delle strade. La conseguente, pericolosa riduzione della visibilità, sarebbe una delle cause principali degli incidenti che avvengono a Montegrotto. A questo si aggiunge l'intensità del traffico proveniente dal sottopasso ferroviario che si incanala lungo viale Stazione per dirigersi verso il centro di Montegrotto, che rende poco agevole lo scorrimento dei veicoli. La giunta Cognolato aveva auspicato la realizzazione di una bretella che unisse Montegrotto e Abano attraverso via Caposeda, in modo da deviare su questa strada parte del traffico che appesantisce le strade del centro di Montegrotto. L'attuale amministrazione ha risposto che non intende prendere in considerazione questo progetto perché non lo ritiene risolutivo del problema del traffico in centro, né della mancanza di parcheggi a Montegrotto. Al contrario, una simile soluzione servirebbe soltanto ad alleggerirebbe il traffico di Abano senza alleggerire la situazione viaria di Montegrotto. Al centro del dibattito c'è di nuovo la questione di Villa Draghi, che, secondo Elvio Cognolato e Antonio Voltolina sarebbe oggetto di serrate trattative da parte dell'assessore Massimo Bordin per adibirla a ospizio per anziani. La giunta attuale ha smentito la destinazione della Villa a casa di riposo, affermando che simili affermazioni sono solo il risultato di mere congetture che non hanno alcun riscontro. L'attuale amministrazione sta valutando un progetto di gestione comune dei servizi di Abano e Montegrotto. Cognolato si è dichiarato favorevole al progetto perché ritiene sia la soluzione più vicina alla fusione tra i due comuni, ma ha additato l'inferiorità territoriale ed economica di Abano rispetto a Montegrotto, come uno dei principali problemi legati a questa collaborazione. La giunta Claudio ha replicato che intende ovviare a questo problema facendo entrare i due comuni nella Spa con pari quote e diritti e, quindi, con pari dignità.
Il consiglio si è concluso con un pò di maretta, in seguito alla modifica del regolamento del consiglio comunale. Le minoranze non accettano l'idea di ridurre il tempo previsto per la trattazione delle interrogazioni a 60 minuti, per lasciare più spazio al consiglio comunale vero e proprio. Troppo pochi, a parere delle minoranze, per esporre le argomentazioni in modo esaustivo e per discuterne con l'amministrazione. Le minoranze hanno lasciato l'aula indignati. |