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La rassegna stampa tutti gli articoli relativi a Montegrotto Terme apparsi sul Mattino di Padova e sul Gazzettino edizione di Padova

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Martedì 24/12/2002 - Mattino di Padova - eugenio Garzotto

In cantiere una variante al Prg per liberalizzare alcune aree

MONTEGROTTO. Una variante parziale al Piano regolatore. E' questa la novità scaturita dalla riunione di giunta tenutasi nella mattinata di ieri. L'amministrazione sampietrina ha deciso di conferire all'architetto Aldo Marangon l'incarico di redigere le modifiche all'attuale strumento urbanistico. Una scelta nel segno della continuità, visto che lo stesso professionista ha già redatto il Prg attualmente in vigore. Le linee di indirizzo che l'ente locale intende seguire sono sostanzialmente tre: il recupero di alcune aree residenziali e produttive stralciate dalla Regione in sede di esame del Prg; il loro adeguamento normativo al Piano ambientale e al Piano di utilizzo delle risorse termali; un censimento degli edifici degni di tutela ambientale, con un nuovo decalogo degli interventi a carattere edilizio di cui potranno essere oggetto. Nel dettaglio, la novità più significativa riguarda la possibilità di consentire cambi di destinazione d'uso nelle aree produttive, in modo che parti delle superfici destinate all'artigianato possano essere utilizzate per il commercio al minuto oppure per attività anche indipendenti da quelli dell'azienda già insediata o da insediarsi: un meccanismo di «liberalizzazione controllata». In secondo luogo, una particolare attenzione verrà dedicata alle zone perequate. «La tipologia edilizia rappresentata in queste aree - si legge nel documento programmatico allegato alla delibera - risulta poco confacente alle aspettative di questa amministrazione che ad edifici alti, compatti e concentrati, preferisce una tipologia più bassa e diffusa». No, insomma, ai palazzoni. Un altro aspetto preso in considerazione ha sempre a che vedere con le aree perequate: si punta a una revisione dei parametri urbanistici relativi agli oneri di realizzo e gestione delle aree pubbliche che il privato cede all'ente locale in cambio della concessione edilizia: «I costi posti a carico del Comune - prosegue la relazione - risultano non indifferenti, per cui si ritiene necessario porre a carico dei soggetti attuatori tali oneri». Infine, verranno riesaminate alcune richieste di cittadini che erano state bocciate in fase di esame delle osservazioni al Prg.

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