Un volantino comparso ieri sui cancelli di tutte le scuole della direzione didattica e genericamente firmato «Genitori e insegnanti dell'istituto comprensivo» rappresenta l'ultima puntata della «telenovela» che vede protagonista il dirigente scolastico Bartolomeo Tribuna. «Ora basta! - esordisce il documento, una difesa a spada tratta dell'operato di Tribuna - pensavamo che la soap-opera fosse finita con le effervescenze d'inizio anno scolastico; che i pettegolezzi, le maldicenze e le chiacchiere al bar si spegnessero gradualmente grazie all'impegno di tutto il personale dell'istituto; che le misere speculazioni politiche del sindaco si arrestassero di fronte alla continua collaborazione offerta dal mondo della scuola; che i promotori delle varie petizioni e dei documenti di protesta prendessero atto della gestione dell'istituto e accettassero l'esito delle ispezioni della Direzione regionale; che al dirigente fosse riconosciuto il merito di aver contribuito a far crescere qualitativamente il servizio scolastico a Montegrotto. Pensavamo male; ora invitiamo lor signori a... non rompere!». Forse non casualmente, il documento compare all'indomani delle elezioni del Consiglio d'istituto, che hanno registrato la bocciatura di alcuni fra i più fieri avversari di Tribuna: Sandro Baraldi e Fernando Cannone, fra i firmatari della famosa «petizione dei 500». I due con la lista «Per una scuola unita», hanno totalizzato 80 voti, contro i 269 dei «Genitori per la scuola», rappresentata da Silvio Tondello, Livio Libero, Stefano Marcolongo, Donatella Bottazzo, Simonetta Alfondi e Paola Irato. |