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La rassegna stampa tutti gli articoli relativi a Montegrotto Terme apparsi sul Mattino di Padova e sul Gazzettino edizione di Padova

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Giovedì 12/12/2002 - Mattino di Padova - Eugenio Garzotto

Una casa di riposo a Villa Draghi

Gruppo di imprenditori interessati all'acquisto
Il Comune ha chiesto quattro milioni di euro
L'edificio è in degrado da parecchi anni Finora senza seguito le ipotesi di recupero

Villa Draghi di Montegrotto è uno degli edifici simbolo del centro termale euganeo
MONTEGROTTO. Quattro milioni di euro. E' questo, secondo l'amministrazione sampietrina, il prezzo di Villa Draghi. Da circa un mese, l'assessore al Bilancio e alla Programmazione Massimo Bordin sta conducendo serrate trattative con un gruppo di imprenditori intenzionati a trasformare l'edificio, che versa da anni in stato di degrado, in una casa di riposo per anziani. Bordin ha la bocca cucita, si limita a dire che si tratta di un gruppo italiano con partner stranieri in grado di accedere anche a contributi europei. «Per ora posso dire che si sono dimostrati molto interessati a rilevare il complesso (dal 1974 di proprietà comunale, ndr) e noi abbiamo dichiarato quello che, a nostro avviso, sarebbe un prezzo equo di cessione».
La cordata si è per il momento riservata di valutare attentamente la proposta. Un nuovo incontro con il Comune è fissato entro breve tempo. Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto l'amministrazione sampietrina a dichiararsi subito disponibile a una vendita di Villa Draghi? «Parliamoci chiaro: il costo totale - risponde Bordin - di una completa ristrutturazione della villa si aggirerebbe sui quattro-cinque milioni di euro. Un impegno finanziario insostenibile per il nostro Comune. E dubitiamo che la stessa Regione voglia impegnarsi in un'operazione del genere. Nel Veneto vi sono altri edifici di interesse storico in condizioni assai migliori cui sarebbe doveroso e legittimo accordare la precedenza». A questo punto, un intervento di privati disposti ad accollarsi la spesa (magari con finanziamenti dell'Ue) rappresenterebbe di fatto la soluzione ottimale. E quattro milioni di euro sarebbero un vero e proprio tonico per le casse del Comune sampietrino. Resta però da vedere se la trattativa porterà a risultati concreti. Bordin si dimostra ottimista: «Siamo in una fase in cui si impone una certa riservatezza. Ma abbiamo riscontrato un vero interesse a rilevare la villa». Non va comunque dimenticato che da anni si susseguono ipotesi di progetti di recupero del complesso: casinò, albergo di lusso, museo, centro congressi... finora tutte finite del dimenticatoio. Sarà questa la volta buona?

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