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La rassegna stampa tutti gli articoli relativi a Montegrotto Terme apparsi sul Mattino di Padova e sul Gazzettino edizione di Padova

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Venerdì 06/12/2002 - Mattino di Padova - Eugenio Garzotto

Incontro fra i sindaci Claudio e Ponchio per dare vita a servizi unificati senza perdere l'autonomia

Due Comuni uniti per affari

Abano e Montegrotto vogliono creare una Spa con l'Ater

MONTEGROTTO. Una società per azioni in cui i Comuni di Montegrotto e Abano detengano ciascuno il 40% del capitale; il restante 20% dovrebbe invece essere sottoscritto dall'Ater. Lo scopo, unificare i principali servizi delle due città termali, dall'asporto rifiuti all'edilizia convenzionata; dal settore tecnico alla manutenzione di rii e scoli consortili; dalla riscossione delle tariffe municipali alla gestione del catasto. La proposta è stata avanzata dal primo cittadino di Montegrotto Luca Claudio al collega aponense Giovanni Ponchio. Incontrando subito piena disponibilità. Al punto che è già allo studio una bozza preliminare che delinei le caratteristiche della futura Spa. L'incontro decisivo fra i due sindaci si è svolto ieri ad Abano. «No alla fusione amministrativa fra le due città e sì alla cogestione dei servizi è stato sempre uno dei punti qualificanti del nostro programma, prima come partiti del centrodestra e ora come coalizione di governo - sottolinea soddisfatto Luca Claudio - Sono inoltre particolarmente lieto di rilevare che il sindaco di Abano ha subito espresso parere favorevole a questa iniziativa». «La trovo un'idea intelligente, positiva e fattibile - gli fa eco Giovanni Ponchio - che ci consentirà di realizzare notevoli economie nella gestione dei principali servizi, unificando tutti quelli che attualmente i due Comuni gestiscono in proprio e, attraverso il coinvolgimento dell'Ater, pianificando anche le politiche di edilizia convenzionata. Siamo ormai ben al di là delle semplici discussioni preliminari su questo progetto».
La creazione di un solo grande soggetto erogatore di prestazioni pubbliche a Montegrotto e Abano, senza però il sacrificio delle rispettive autonomie, era stato uno dei cavalli di battaglia dello schieramento di partiti e movimenti sampietrini (tutti più o meno riconducibili al centrodestra) che, all'epoca del referendum sulla fusione dei due Comuni, si era nel contempo opposto a un'unica realtà municipale, caldeggiata invece dalle amministrazioni di centrosinistra di Elvio Cognolato e Cesare Pillon. La consultazione, tenutasi nel gennaio del 2001, aveva pesantemente bocciato le «Grandi Terme» (70% di «no» nella Città di Bertha e 52% ad Abano), ma la strada della collaborazione fra le principali municipalità del bacino termale eugeneo non era mai stata accantonata. Resta ora da vedere quali saranno i tempi tecnici perché l'alleanza fra sampietrini e aponensi si concretizzi dal punto di vista giuridico, con la nascita della nuova Spa. Ma, certamente, oggi come oggi si è già ben oltre le semplici chiacchiere.

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