Impallinato alla coscia destra, quasi gluteo, sulla via di casa. Non c'entrano la passione, storie di gelosia o altro, e neppure beghe tra vicini. C'entra piuttosto il singolare utilizzo di una carabina ad aria compressa: veniva impiegata dal proprietario per mettere in fuga gli uccelli che, ha raccontato ai Carabinieri lo stesso "sparatore", gli sporcavano e rovinavano il giardino e l'orto, mangiandosi tutto. Č finita con un ferito non grave, sei giorni di prognosi, una denuncia per lesioni colpose e il sequestro, oltre che dell'arma ad aria compressa, di tre veri fucili regolarmente detenuti.
La Casa di cura di Abano ha comunicato alla locale stazione dei Carabinieri di aver prestato soccorso ad un uomo - S.S. di Montegrotto - a cui era stato estratto un pallino di fucile dalla coscia destra. L'uomo ha raccontato che stava tornando a casa quando, improvvisamente, ha sentito un dolore lancinante e si č accorto di perdere sangue. Il giorno successivo i carabinieri hanno individuato il responsabile, N.L., 69 anni, residente a Montegrotto in via Piave. L'anziano non ha negato di avere sparato il colpo. Ha raccontato di usare questo sistema per tenere lontani da casa gli uccelli. Aveva solo sbagliato mira. Certo che sparare, senza accorgersi che proprio in quel momento stava passando una persona, sembra davvero un esempio di imprudenza. Soprattutto per uno che di armi ha esperienza.
Cosė, inevitabile, č scattata la denuncia per lesioni colpose. Ma č stato anche disposto il sequestro dei tutti i quattro fucili che si trovavano nell'abitazione: la carabina ad aria compressa, un semi automatico, un sovrapposto e un'arma a unica canna. |