Riceviamo e pubblichiamo
Il sindaco ignora, come ho sottolineato più volte, il complesso ordinamento scolastico e, nella fattispecie, le disposizioni che regolano la stipula dei contratti con i supplenti chiamati a sostituire il personale assente. Tale normativa impone al dirigente scolastico di contattare i supplenti a mezzo telefono e con telegramma. Il sindaco non sa che le graduatorie d'istituto sono composte prevalentemente da persone del Sud per cui sono inevitabili le telefonate a Napoli, Monopoli, Lanusei, Canicattì... Circa i telegrammi è indispensabile chiarire: 1) ogni telegramma, quand'esso è necessario, non supera di norma le 25 parole (non le 250 come affermato dal sindaco); 2) il telegramma «poema» di 1250 parole (rectius 1035) altro non è che il testo di 23 parole inviato contemporaneamente a 45 supplenti destinatari (23x45= 1035). Tutto ciò è riportato nella fattura Telecom, 4º trimestre 2002, relativa al n. 049 793487. Il mistero è spiegato: si tratta di traffico telefonico fatto per motivi d'ufficio. Escludo telefonate o telegrammi fatti per motivi privati dal personale dell'ufficio, me compreso, o da estranei, sia perché i miei assistenti e collaboratori sono tutte persone serie e oneste, sia perché ad ognuno di loro ho dato un codice di blocco di ciascun apparecchio che attivano al termine del loro orario di servizio. |