MONTEGROTTO. Fare dietrofront sul prolungamento della Circonvallazione ovest con innesto sulla statale 16. Lo chiede il Wwf delle Terme che avanza perplessità sull'importante opera viaria che, dopo 40 anni, pare essere prossima alla progettazione. Ad esprimerle è Tiziano Pegorer: «L'attuale progetto prevede che questa nuova strada debba essere costruita in una zona compresa fra Mezzavia e il Castello del Catajo, a ridosso dei Colli, in un'area di particolare pregio ambientale e paesaggistico. Esiste però anche un'altra questione: una volta che il traffico proveniente dalla statale 16 si immetterà nella Circonvallazione, ad un certo punto si troverà a confluire in via Caposeda e quindi a tornare verso il centro di Montegrotto o deviare verso Torreglia». In sostanza, poco cambierà. I volumi di circolazione, alla fine, resteranno invariati. «Questo perché - spiega Pegorer - l'amministrazione di Abano ha già detto in varie occasioni, a nostro avviso giustamente, di non voler assolutamente collegare la circonvallazione di Abano con quella di Montegrotto. Ecco dunque che una volta terminata la bretella, con gran dispendio di denaro e con i danni ambientali che ne derivano, il problema non sarà stato risolto». Il Wwf avanza quindi una proposta: «Riteniamo che la collocazione di un collegamento a nord sarebbe senz'altro preferibile, visto il minor impatto ambientale e la possibilità di collegare la statale 16 con la Strada Romana, evitando il ritorno del traffico verso le zone centrali di Montegrotto». |