Minacce di morte agli estensori di "Forza Montegrotto", il notiziario di partito distribuito nei giorni scorsi nella città di Bertha. A denunciarle sono due autorevoli membri del direttivo forzista, che hanno contribuito alla stesura del periodico. Episodi gravissimi che confermano l'alto tasso di conflittualità esistente tra le due anime di Forza Italia. Le vittime li hanno ricostruiti nelle denunce recapitate ai carabinieri di Abano.
Il fattaccio risale all'altra sera, proprio mentre si stava concludendo la funzione religiosa in Duomo, concelebrata dal vescovo, monsignor Antonio Mattiazzo. "Mi sono deciso ad uscire dalla chiesa - racconta Ruggero Nangeroni - con mia figlia addormentata in braccio, quando sono stato avvicinato da uno sconosciuto, dall'apparente età di 50-55 anni, che mi chiedeva se io sapessi chi fosse. Alla mia risposta negativa, replicava che invece lui sapeva bene chi io fossi, chiamandomi con nome e cognome ed insultandomi per la mia partecipazione alla realizzazione del mensile Forza Montegrotto. Dopo gli insulti - prosegue Nangeroni - si avvicinava fino a spingermi verso i gradini, con il pericolo di provocare la mia caduta e quella della bimba che avevo in braccio".
Lo sconosciuto si sarebbe poi qualificato per tale Trescato e avrebbe minacciato l'interlocutore di eliminarlo fisicamente o comunque di rovinarlo se avesse proseguito nella diffusione del periodico. L'aggressore si sarebbe poi allontanato senza concedere a Nangeroni alcuna possibilità di replica. Minacce dello stesso tenore sarebbero state indirizzate nella stessa serata, ma via cellulare, al coordinatore dei giovani di Forza Italia Michele Toniolo, che aveva pesantemente criticato nel bollettino la gestione delle politiche sociali e giovanili del Comune definendole "a dir poco desolanti". Toniolo sostiene di aver ricevuto una telefonata da parte di un sedicente iscritto a Forza Italia che, con tono alterato, avrebbe minacciato di fare del male al suo interlocutore e ai suoi familiari se avesse proseguito nella stesura del notiziario. Toniolo asserisce di aver riconosciuto l'autore della telefonata in tale Luigi Trescato. Nella denuncia presentata ai carabinieri chiede venga accertata l'identità del soggetto autore dell'atto intimidatorio. Abbiamo cercato di raggiungere al telefono un Luigi Trescato iscritto a F.I. ma non lo abbiamo trovato. |