Una società di intermediazione finanziaria ed immobiliare con sede a Londra sta proponendo l'acquisto dell'area su cui sorge lo scheletro in cemento armato dell'ex-Zeus, l'albergo che avrebbe dovuto sorgere in corso Terme nei primi anni Settanta. Con una lettera inviata agli imprenditori termali della zona, la Christie & Co. International ha di fatto rilanciato un'operazione urbanistica che pareva finita nel dimenticatoio. Il terreno edificabile, che ha conservato una destinazione turistico-termale, si aggira sui tre ettari e mezzo. I proprietari lo valutano nell'ordine dei sei milioni di euro.
Su quell'area, su cui esiste anche una sorgente d'acqua calda utilizzabile per scopi termali, potrebbe essere costruito un complesso aparthotel composto da due edifici: è prevista la realizzazione di 160 camere, per complessivi 320 posti-letto. L'albergo sarebbe inoltre dotato di un ampio reparto cure, di bar e ristoranti, di piscine coperta e scoperta, di un enorme parcheggio e di varie attrezzature sportive (tennis, pallavolo e minigolf). Un'occasione imperdibile per un soggetto imprenditoriale che volesse investire fior di capitali nel bacino euganeo. Almeno sulla carta. L'attuale proprietaria dell'area, la società svizzera Hapimag, un colosso nel campo della realizzazione di complessi turistici, non avrebbe alcuna intenzione di avviare l'intervento in proprio. Si sarebbe affidata alla Christie & Co. per individuare un soggetto in grado di riallacciare i contatti con la pubblica amministrazione. Hapimag cederebbe in blocco l'area, i ruderi e i vecchi progetti, ormai scaduti.
Nel '99 la società elvetica aveva infatti presentato in Comune un piano di fattibilità per la demolizione del rudere. Aveva ottenuto parere favorevole ottemperando anche ad alcune ordinanze per la disinfestazione dei terreni da ratti, insetti e sterpaglie di ogni tipo. Da allora in Comune stanno attendendo la presentazione del progetto preliminare. Peccato che nessuno si sia più fatto vivo. L'iter per il rilascio della concessione deve quindi ancora essere avviato. "Finora nè io nè gli uffici abbiamo avuto alcun contatto con i proprietari - conferma il sindaco Luca Claudio - saremmo ben lieti di poter avviare un ragionamento complessivo per il risanamento di quell'area che versa in condizioni indecenti da troppi anni. Non sono stato messo al corrente di quest'iniziativa di vendita che mi sembra comunque piuttosto avventurosa". |