Se la sono cavata a buon mercato i quattro giostrai responsabili del colpo messo a segno ai danni dell'agenzia di Montegrotto dell'Antonveneta. Processati per direttissima, hanno preferito scendere a patti con la pubblica accusa, rappresentata in aula dal Pm Antonino Cappelleri. Due anni di reclusione ciascuno, senza il beneficio della sospensione condizionale, e 800 euro di multa. È la pena concordata da Loris Floriani, 36 anni, residente a Cerea (Verona), sorvegliato speciale con obbligo di non allontanarsi da casa dalle 22 alle 6 del mattino, Maich Gabrielli, 26 anni, residente a Mason (Vicenza), Gionata Floriani, 26 anni, di Fontanelle (Treviso), e Daniel Rizzetto, 28 anni, di Sandrigo (Vicenza). I quattro erano difesi rispettivamente dagli avvocati Massimo Dal Ben, Marco Borella, Sandro De Martini e Luigi Fadalti.La rapina era stata particolarmente violenta in quanto uno dei banditi, uscendo dalla banca, aveva dato un calcio alla testa di un ragazzino di quindici anni. Loris Floriani aveva fatto da "palo", Rizzetto era entrato in azione con lui, mentre gli altri due erano rimasti a bordo della Bmw, pronta a ripartire in una via laterale. Compiuto il colpo, erano schizzati verso Padova, pronti a sparire in un garage seminterrato del nuovo complesso residenziale di via Chiesanuova. Qui avevano stabilito il punto d'appoggio logistico. Hanno lasciato la Bmw all'interno del box, si sono lavati, rivestiti e sono riemersi, pronti a riprendere le due auto pulite lasciate nel parcheggio del centro commerciale. Ma non avevano fatto i conti con i carabinieri del Reparto operativo di Vicenza che erano sulle loro tracce da diverso tempo, tra pedinamenti e intercettazioni telefoniche. I militari dell'Arma hanno stretto le manette ai polsi dell'intera banda. I giostrai avevano ancora addosso i taglierini, acquistati poco prima, maschere, parrucche e i soldi rapinati all'Antonveneta, tra i quali c'erano anche alcune banconote segnate. Il bottino ammontava a dodicimila euro. |