MONTEGROTTO. Gli ha puntato in faccia una rivoltella, lo ha strattonato e rinchiuso nel bagagliaio della sua vettura per arraffare poi le borse sul sedile posteriore, contenenti contanti e assegni per 130.000 euro. Il tutto nel corso di un attacco di stampo quasi militare. La rapina è stata consumata a due passi dal centro di Montegrotto ed è durato una decina di minuti. Vittima un dipendente alberghiero di 25 anni, bloccato da due banditi a poche decine di metri dall'hotel Apollo, in via San Pio X, sotto gli occhi di un turista tedesco, appena uscito da un albergo vicino. Lo straniero, che stava telefonando, si è trovato la canna di un fucile puntata addosso: è stato rapinato del cellulare e costretto a stendersi sull'asfalto, tenuto sotto tiro dal malvivente mentre il complice infieriva sul giovane. Sono circa le 9.20 quando il dipendente, che per conto dell'Apollo svolge varie incombenze, al volante di una Fiat 600 Van sta uscendo dall'albergo per immettersi in via dei Colli, per i normali incarichi quotidiani. Compreso il deposito in banca degli incassi degli hotel Apollo e Antoniano. Quelli a cui puntavano in banditi. Il venticinquenne, imboccata la rampa d'uscita, rallenta per dare la precedenza a un furgone Fiorino. Al volante il primo bandito. La 600 si accoda. Improvvisamente, in prossimità del ponticello sul Rialto che collega via San Pio X a via Dei Colli, il Fiorino frena, costringendo l'utilitaria a bloccarsi. Contemporaneamente una Punto rossa inchioda alle spalle, intrappolandola. Il conducente non ha neanche il tempo di capire: due pugni al finestrino, la portiera spalancata e un uomo camuffato con un passamontagna gli punta al viso una pistola e lo trascina fuori, urlandogli: «Dove sono le borse? Dimmi dove sono le borse...». Il giovane non riesce neppure ad aprire bocca. Il bandito, strattonandolo, lo spinge verso il retro della 600, apre il bagagliaio e lo costringe a sdraiarsi dentro. «Se gridi, ti sparo», lo minaccia, poi chiude il portellone. Il dipendente, terrorizzato, resta immobile. Sente rovistare nell'auto, poi il frastuono del motore imballato di un veicolo che si allontana a tutta velocità. Azzarda a sbirciare fuori e vede alcune persone: comincia a battere sul vetro e viene liberato. Sul luogo dell'assalto rimane solo la Punto. Il Fiorino è stato ritrovato in via Giovanni XXIII, a due passi dal camposanto. I malviventi si sono allontanati a bordo di una terza auto. Freddi, preparati e decisi, hanno tenuto d'occhio il giovane per giorni. E colpito di lunedì, quando la movimentazione di denaro è maggiore. Avevano una talpa? |