MONTEGROTTO. L'assicurazione, giunta da Roma, che la bozza «taglia-terme» sarà bocciata dal Consiglio dei ministri, l'annuncio di una profonda riorganizzazione dell'Assoalbergatori e una rinnovata unità d'intenti per fronteggiare il difficile momento del termalismo euganeo. Queste le tre novità emerse dal «conclave» tenutosi ieri all'hotel Bertha di Montegrotto, che ha visto finalmente riuniti attorno a un tavolo, dopo mesi di polemiche e accuse a distanza, le amministrazioni comunali di Abano e Montegrotto al completo e i vertici dell'Associazione albergatori, del Consorzio Terme Euganee, del Centro studi «Pietro d'Abano» e della Gestione unica del bacino termale. In tutto, una cinquantina di persone che, fino al primo pomeriggio, hanno discusso delle stategie di rilancio del comparto. Al centro dell'incontro, ovviamente, la bozza del ministero dell'Economia che prevede, nella prossima Finanziaria, la copertura mutualistica solo per invalidi di guerra e invalidi civili. «Appena lo abbiamo saputo, ci siamo attivati» ha assicurato il presidente di Assoalbergatori e Consorzio Massimo Sabbion. Un frenetico intrecciarsi di comunicazioni con Roma che pare avere prodotto qualche risultato. Prosegue infatti Sabbion: «Abbiamo ricevuto assicurazioni dal capogruppo dell'Udc alla Camera Volontè, dal consigliere regionale Iles Braghetto e dallo stesso ministro Rocco Buttiglione che in Consiglio dei Ministri la bozza non passerà». Sulla stessa linea, come confermato dal sindaco di Montegrotto Luca Claudio, i massimi esponenti di An, primo fra tutti il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli. Insomma, questo provvedimento sembra non avere più padri. Se gran parte del centrodestra lo disconosce, chi l'ha voluto? Una spiegazione la offre l'assessore a Turismo e termalismo di Abano Cesare Pillon: «Ad ogni Legge finanziaria, si prospetta un ridimensionamento delle cure termali. Comincio a sospettare che ci sia qualche funzionario del ministero dell'Economia che non conosce la nostra realtà e, quando gli si chiede dove "tagliare", indica sempre il nostro settore». Insomma, per Pillon la politica c'entra poco o niente; c'entra, semmai, la miopia culturale di alcuni burocrati. Alla fine, Massimo Sabbion fa un altro importante annuncio: la riorganizzazione dell'Assoalbergatori. «La struttura verrà suddivisa in cinque nuovi settori: rapporto con le amministrazioni, formazione lavoro, analisi delle normative del termalismo e certificazione ambientale, prevenzione, ricerca scientifica». Una profonda modifica all'insegna del decentramento operativo, decisa dopo le accuse, mosse proprio a Sabbion, di gestione verticistica dell'associazione. |