Non sono bastate le oltre 500 firme per chiedere l'allontanamento del Dirigente Scolastico, Bartolomeo Tribuna. I genitori sampietrini hanno pure presidiato la sede del consiglio comunale. Innalzando striscioni ironici nei confronti del capo di Istituto intonati alla locale leggenda popolare. Per ricordare "che non è più il tempo che... Bart filava". L'effetto prodotto è stato tuttavia quello di spaccare la maggioranza consiliare.
Il capogruppo di Forza Italia, Arcangelo Asquino ha infatti fortemente dissentito sull'atteggiamento dell'amministrazione e delle forze politiche che la sostengono. "Colpevoli" di essersi schierate in una situazione che ne avrebbe invece richiesto l'estraneità. Era stato l'esponente leghista, Aldo Trescato a chiedere quale fosse stata la condotta del sindaco in una vicenda che da tempo aveva compromesso la tranquilla vita scolastica. L'esponente di Forza Italia Luisa Bresciani aveva così chiarito che l'Amministrazione non aveva nè promosso nè sostenuto la petizione dei genitori contro il dirigente. Ma che Tribuna si trovava ora a fare i conti con i risultati di una gestione scolastica sulla quale da tempo le famiglie esprimevano contrarietà. Il processo a Tribuna non è risultato gradito alle opposizioni diessine. Che hanno criticato la strumentalizzazione della raccolta firme come manovra di tipo politico.
"Perchè invece -ha detto l'esponente di minoranza Duilio Fasolato- non si è preso atto dei risultati dell'ispezione che ha assolto in pieno l'operato del Dirigente? Nè si sono considerati i positivi risultati dell'indagine condotta dalla direzione scolastica sulla qualità dei servizi offerti?". Nessuno si aspettava quindi che fosse proprio il capogruppo azzurro Asquino ad ammonire i genitori e l'amministrazione dal porre in atto manovre sbagliate. "In fin dei conti -ha detto- quando governava il centro sinistra nessuno si era sognato di raccogliere consensi contro il dirigente. Il nostro ruolo è quello di fare politica nell'interesse della collettività senza subire strumentalizzazioni".
Sono state parole come frecce. Che hanno fatto subito balzare dalla poltona il primo cittadino, Luca Claudio. "Voglio dire chiaro e tondo -ha affermato- che non ho mai accettato e mai subirò pressioni da qualsiasi parte politica. Come sindaco ho esercitato un atto dovuto nei confronti di una situazione di disagio patito da famiglie che si sono qualificate ciascuna con nome e cognome. Ho segnalato il caso alle autorità competenti che provvederanno, se lo riterranno opportuno, ad intervenire in merito". |