MONTEGROTTO. «Sulla vicenda Tribuna non vi sono spaccature nella maggioranza. Inoltre, smentisco le voci di un prossimo ritiro delle deleghe ad assessori che abbiano manifestato posizioni differenti da quelle del resto dell'amministrazione». A parlare è il sindaco Luca Claudio che spera di mettere una pietra tombale sulla «querelle» che vede contrapposti cinquecento cittadini al dirigente scolastico Bartolomeo Tribuna. Ma non è detto che alla fine ci riesca.
A parecchi non è andato giù l'esito dell'inchiesta amministrativa scaturita dagli esposti contro Tribuna di due insegnanti. Il dirigente è stato scagionato, ma questo non ha evitato una clamorosa presa di posizione che non si riesce a capire quanto di spontaneo, e quanto di «politico», abbia. Fra i promotori di una petizione al Prefetto e al Ministero della Pubblica Istruzione contro il funzionario (i famosi «500»), in cui ne viene chiesto l'allontanamento per «incompatibilità ambientale», vi è Sandro Baraldi, esponente locale di Forza Italia. Partito che Tribuna, ex assessore nella giunta ulivista di Elvio Cognolato, ha sempre visto come il fumo negli occhi. Ma che ora, secondo i maligni, sarebbe disposto ad accoglierlo nelle sue file in vista delle amministrative del 2006, a causa del consistente «pacchetto» di voti, calcolato in alcune centinaia, che il dirigente, conosciutissimo a Montegrotto, potrebbe indirizzare verso il centrodestra. Sponsor dell'operazione, sempre secondo i «boatos», il consigliere regionale Leonardo Padrin, che però smentisce: «Mai chiesto a Tribuna di entrare in Fi. Sono almeno sei mesi che non lo vedo». Nel frattempo, proprio Padrin interviene nella singolare diatriba scoppiata fra il sindaco Claudio e il capogruppo di maggioranza Arcangelo Asquino nell'ultimo consiglio comunale, sempre sulla spinosa questione: il primo ha raccomandanto all'amministrazione di non immischiarsi in una vicenda che non la riguarda; il secondo ha difeso la sua scelta di «girare» al Prefetto la petizione presentatagli dai firmatari. Alcuni dei quali, fuori dalla sala consiliare, intanto appendevano cartelli e striscioni di dileggio contro il funzionario. «Apprezzo e condivido la tua posizione - scrive Padrin ad Asquino -. Sul comportamento del dirigente scolastico è stata effettuata un'ispezione che non ha evidenziato colpe o responsabilità. Spero che l'intera vicenda torni ad essere solo un chiacchiericcio di mercato». Subito dopo, altre voci: gli assessori Pellizzari e Tasinato avrebbero espresso la propria solidarietà a Tribuna. Anche Claudio smentisce: «Loro per primi mi hanno assicurato che è tutto falso. Poi, anche con Asquino, abbiamo concordato una dichiarazione comune in cui tutti si riconoscono nella linea dell'amministrazione. Io mi sono limitato a segnalare alle autorità competenti il grave disagio di molti genitori. Non parteggio per nessuno, ma non voglio beccarmi una denuncia per omissione in atti d'ufficio: per legge, sono il responsabile cittadino per la pubblica istruzione». |