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Sabato 14/09/2002 - Mattino di Padova - Paola Malagoli
Movimentato arresto della banda di giostrai a Chiesanuova di Padova, dov'erano pronte le auto «pulite» per la fuga
Nella trappola dei carabinieri
Catturati quattro rapinatori dopo il colpo a Montegrotto | |  | La Banca Antoniana Popolare Veneta di Montegrotto pochi minuti dopo l'assalto In basso il cliente che ha vissuto la razzia e i vigili arrivati subito dopo. | MONTEGROTTO. Attesi dai carabinieri dopo l'assalto il banca. Quando sono usciti dal garage di un condominio di via Chiesanuova a Padova, dove si erano cambiati i vestiti, pronti a dividersi il bottino e risalire sulle loro auto, si sono ritrovati i militari addosso. Armi in pugno.
Un giostraio ha cercato di svicolare, ma dopo una brevissima fuga è stato bloccato. Gli altri tre non hanno avuto scampo. Hanno tra i 24 e i 40 anni, sono personaggi più o meno noti agli investigatori, due vicentini, un trevigiano e un veronese, con precedenti per furto o rapina. Avevano ancora con loro i taglierini, la maschera di carnevale usata per nascondere il volto e il bottino dell'assalto all'Antonveneta di Montegrotto, poco meno di 16 mila euro.
La trappola, tesa dai carabinieri del Reparto operativo di Vicenza, ha funzionato alla perfezione. Grazie alle intercettazioni telefoniche e all'ottima attività investigativa. Il colpo il banca il quartetto l'aveva compiuto nel primo pomeriggio, alla filiale dell'Antonveneta di via Roma. Una rapina anche piuttosto violenta, in quanto prima di scappare i due banditi entrati in azione hanno dato un calcio alla testa di un giovanissimo cliente, che avevano già fatto stendere a terra. Uno era mascherato, l'altro a viso scoperto, entrambi armati di taglierino. Avevano simulato una sorta di cadenza meridionale, nel tentativo di confondere i testimoni. Avevano tentato di svuotare la cassaforte, quindi avevano ripulito le casse, racimolando 16 mila euro. L'allarme era scattato durante il colpo, in quanto il direttore aveva composto in fretta il numero di un'amica e aveva lasciato la cornetta aperta. Così la donna aveva sentito gli urli e si era affrettata a chiamare i carabinieri di Abano. I due erano scappati a piedi, ma dietro l'angolo erano pronti i complici con una Bmw rubata. Le macchine pulite, una Golf e una Clio, erano parcheggiate davanti ad un condominio di via Chiesanuova. E tutt'attorno erano appostati i carabinieri di Vicenza. | |
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