MONTEGROTTO. «Non sospendiamo la nostra azione a una decina di giorni dall'inizio dell'anno scolastico; andremo avanti, fino a quando il dottor Tribuna non deciderà di andarsene o verrà trasferito per incompatibilità ambientale. Noi non se siamo più degni». Parole pesanti, quelle indirizzate a Bartolomeo Tribuna da un gruppo di genitori, all'indomani dell'«assoluzione» del dirigente scolastico da parte dell'ispettore amministrativo Renato Anoè, che aveva aperto un'indagine interna dopo la denuncia di due insegnanti, Francesca Montecchio e Maria Bertin. Montecchio aveva accusato Tribuna di «mobbing»; Bertin di avere bocciato senza giustificazione la sua proposta di un corso base di latino. «L'impressione che appare dalla visita ispettiva è quella di una rimpatriata fra amici,» incalzano ora i genitori in una nota diramata da uno dei promotori, Sandro Baraldi. A Tribuna continuano a venire imputati una gestione autoritaria dell'istituto comprensivo e un imbararazzante doppio ruolo quando ricopriva la carica di assessore alla Pubblica istruzione dell'amministrazione Cognolato. I genitori dichiarano di aver già consegnato al prefetto e al ministero della Pubblica istruzione una petizione con cinquecento firme. Comunque, fra le indiscrezioni che già si moltiplicano sulla «bagarre», vi è anche quella di un «pressing» politico per costringerlo a fare le valigie. Uno dei promotori della rivolta, Sandro Baraldi, fa parte del direttivo locale di Forza Italia. Mentre Tribuna ha sempre militato nel Ppi. Morale della favola, al momento di sono due chiavi di lettura: legittima preoccupazione dei genitori per un dirigente considerato inadatto oppure zuffa politica mascherata da alti principi. |