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Martedì 03/09/2002 - Mattino di Padova - Eugenio Garzotto
L'indagine era partita dalla denuncia di Francesca Montecchio insegnante alle elementari Nievo di Montegrotto
Si sgonfia l'accusa di mobbing
Assoluzione piena per il dirigente scolastico Tribuna | |  | Bartolomeo Tribuna | MONTEGROTTO. «I fatti addebitati come tentativo di mobbing risultano inconsistenti formalmente e sostanzialmente». E' il passo centrale della relazione di Renato Anoè, funzionario dell'Ufficio scolastico regionale che a giugno condusse un'ispezione alla direzione didattica sampietrina. L'indagine era partita dall'insegnante Francesca Montecchio che aveva denuciato il dirigente scolastico Bartolomeo Tribuna.
L'insegnante dell'elementare «Nievo» aveva accusato Tribuna di atteggiamenti ostili nei suoi confronti. Ora è arrivata la «sentenza» che rappresenta, per il dirigente scolastico, una vittoria su tutta la linea. Montecchio aveva imputato al funzionario una sfilza di comportamenti vessatori: dal rifiuto di concederle i permessi previsti per legge a pesanti limitazioni della propria autonomia didattica. A queste accuse si erano aggiunte quelle di un'altra docente delle medie «Vivaldi», Maria Bertin, che imputava al dirigente di aver bocciato senza motivo la sua proposta di attivare un corso di fondamenti della lingua latina. Contro Tribuna erano scesi in campo anche una ventina di genitori che avevano criticato i suoi metodi gestionali, che avrebbero provocato defezioni nel corpo insegnante e trasferimenti di alunni in altre città. Ma i risultati dell'ispezione disegnano un quadro assai differente. Verso i firmatari degli esposti, l'ispettore non usa mezzi termini: «All'enfasi accusatoria della signora Montecchio non corrispondono riscontri adeguati: i permessi risultano regolarmente concessi ogni volta che l'insegnante ne fece domanda, con la sola eccezione della richiesta di accompagnare il marito in un viaggio in Russia. L'istituto comprensivo è diretto con competenza e impegno». Il conflitto fra la docente e Tribuna viene giudicato come «non corrisposto» dal dirigente (insomma, a senso unico). Le presunte «persecuzioni» risultano «inesistenti». E ancora: «Non è emerso alcun comportamento di tipo persecutorio o discriminatorio». In merito poi alla denuncia della professoressa Bertin, Anoè è ancora più esplicito: «Ritengo pienamente giustificato il richiamo del dottor Tribuna». Il corso sollecitato, infatti, non risultava compatibile con i programmi didattici. Conclusione: «Le questioni non rivestono la gravità di cui gli estensori degli esposti li caricano». Ora Tribuna gongola, ma precisa: «Non ce l'ho con le due insegnanti. Ritengo siano vittime inconsapevoli di una strumentalizzazione che ha avuto risvolti di natura sia personale che politica». Una riferimento alla sua militanza nel Ppi e alla carica di assessore alla Pubblica istruzione da lui ricoperta nell'amministrazione Cognolato. | |
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