Piccolo spiraglio nell'odissea di Giovanna Turlon, la trentenne cameriera costretta ormai da due anni su una sedia a rotelle, dopo essere rimasta vittima di un gravissimo incidente stradale, lungo l'autostrada A13. Il giudice Caterina Santinello ha accolto il ricorso d'urgenza presentato dagli avvocati Pier Francesco Angelini e Fabio Greggio ordinando all'Ulss 16 l'erogazione a titolo gratuito della terapia Ric, la Riabilitazione Intensa e Continuativa, che la giovane sta effettuando ormai da un anno al Centro Giusti di Firenze, la clinica che applica la metodica "Dikul", dal nome del trapezista russo che la inventò. L'unità socio-sanitaria cittadina dovrà accollarsi le spese che saranno interamente a carico del sistema sanitario nazionale, compreso il costo del terapista che assiste Giovanna a domicilio. A partire dal mese di settembre, e per tutto il tempo necessario alla cura, i familiari della trentenne non dovranno più sborsare un centesimo.
E' una decisione senza precedenti quella assunta dal giudice Santinello. Mai in passato l'Ulss 16 era stata chiamata ad erogare prestazioni sanitarie con la metodica Dikul. In tutta Italia esistono una quindicina di casi. Nel dispositivo del giudice si riconosce la validità ed efficacia della terapia denominata Ric. Confermata anche dalla perizia medico-legale del dottor Massimo Bezzenghi: "Attraverso il trattamento motorio praticato al Centro Giusti secondo una metodica intensa, continuativa e personalizzata, Giovanna Turlon ha ottenuto e sta conseguendo risultati, sotto il profilo motorio e funzionale, molto superiori a quelli rilevati nelle cliniche convenzionate cui si era rivolta in precedenza".La giovane lamenta una grave lesione alla colonna vertebrale. A Firenze trascorre le giornate tra palestra, fisioterapia ed elettrostimolazione. Tra un ciclo di cure e l'altro prosegue la riabilitazione tra le quattro mura di casa dove le hanno attrezzato una palestra con macchinari di ultima generazione. L'obiettivo finale della Ric è quello di recuperare in un tempo medio di cinque anni la funzionalità mediante "lo sviluppo delle parti non lesionate e della muscolatura antagonista". In pratica Giovanna dovrebbe pervenire ad una deambulazione il più possibile autonoma, eventualmente con l'ausilio di supporti meccanici. Un'autentica scommessa nella quale Giovanna sta profondendo tutte le sue energie. Queste cure non sarebbero praticabili presso altre strutture pubbliche o private, regolarmente convenzionate con le Asl. |