Si sono svolti ieri pomeriggio in Duomo i funerali di Fulvio Venturini. Il corteo funebre partito dall'ospedale di Padova è arrivato davanti alla chiesa preceduto e scortato da una cinquantina di moto di grossa cilindrata. A bordo c'erano gli amici, i compagni di tante gite sulla due ruote che Fulvio, motociclista appassionato e prudente, aveva fatto. È stato il loro modo di dirgli «Ciao Fux. Sarai sempre nei nostri cuori». Sono le parole che da venerdì scorso campeggiano anche sul pannello elettronico che l'amministrazione ha fatto installare in piazza Roma. Ed è stato un "ciao" e un impegno che ieri hanno voluto prendere in molti.
Chiesa gremita. Molti i giovani commossi che si sono stretti attorno a Federica, Piergiorgio, Andrea e Patrizio, i quattro fratelli di Fulvio Venturini. Ragazzi o poco più che avevano già sofferto la scomparsa di entrambi i genitori.
Fulvio Venturini aveva 31 anni. Viveva in via Gramsci 5 a Mezzavia e lavorava a Brugine in una ditta che fabbrica ammortizzatori per moto da corsa. E poco distante, a Polverara, in via San Fidenzio, è avvenuto l'incidente mortale.
Viaggiava sulla sua Ducati 900 quando si è scontrato con un trattore che sopraggiungeva in direzione opposta. Un urto tremendo. La moto si è infilata sotto il trattore staccando la zavorra anteriore, poi è finita nel fossato e ha terminato la sua corsa contro un albero. |