Neanche lo straccio di una poltrona nei due enti di gestione del territorio. Stavolta ad Alleanza Nazionale non sono toccate neppure le briciole. La dirigenza padovana del partito di Fini insorge contro le logiche spartitorie che hanno caratterizzato la formazione dei consigli di amministrazione di Seta, il colosso nato dalla fusione tra il consorzio Tergola, l'Alta Servizi e l'Euganeo Berico, e di A.T.O., l'Ambito Territoriale Omogeneo, con compiti di gestione e di governo delle acque.
Una protesta plateale affidata al primo cittadino di Montegrotto. Luca Claudio ha approfittato dell'assemblea dei 75 sindaci dei comuni padovani e vicentini aderenti ad A.T.O. per alzare la voce. "Ne ho fatto una questione di metodo - spiega - perchè non sono state fatte consultazioni di alcun tipo. Visto che rappresento un comune importante all'interno dell'ambito territoriale omogeneo avrebbero almeno potuto avvisarmi delle loro intenzioni. Ed invece è stata una farsa. Si sono presentati con una lista preconfezionata su cui non potevano essere apportate correzioni".Claudio denuncia senza mezzi termini gli accordi perfezionati sottobanco da Forza Italia con il Ccd e con l'opposizione ulivista per la spartizione delle sedie. Con il risultato che Alleanza Nazionale è stata esclusa sia dal CdA di Seta che da quello di A.TO. Nell'ambito territoriale omogeneo gli azzurri hanno fatto man bassa di poltrone assicurandosi la presidenza (assegnata al sindaco di Villa del Conte Antonio Bianchi) e quattro posti, e lasciandone due al centrosinistra. Il primo cittadino di Montegrotto ha votato contro la nomina del CdA. E prima che fosse nominato il presidente se n'è andato sbattendo la porta. "E' inammissibile - rincara la dose - che ad un partito con l'11% dei consensi non venga riservata neppure una minima rappresentanza"."Non c'è equilibrio politico nella composizione dei consigli e nella futura gestione degli enti - afferma Il vicepresidente della Provincia Mario Verza - per questo chiederemo la costituzione di un tavolo tra le forze politiche del Polo per stabilire una volta per tutte le modalità di nomina dei consigli. Non è possibile che con un sindaco e quattro vicesindaci in quella porzione di territorio non ci spetti almeno un posto nel CdA di A.T.O.". |