Faccia a faccia tra Antonio Voltolina e Gisella Trescato davanti ai giudici del Tar. Il Tribunale amministrativo regionale ha esaminato ieri mattina il ricorso presentato dal consigliere diessino contro l'elezione dei tre rappresentanti comunali in seno all'assemblea del Parco Colli. Assistito dall'avvocato Mario Pirolo, Voltolina conta di ottenere la sospensiva del provvedimento. In quel caso il Comune, che ha scelto di non costituirsi in giudizio, sarebbe obbligato a rifare tutto daccapo. I giudici si sono riservati di decidere entro qualche giorno. Il verdetto dovrebbe essere noto all'inizio della prossima settimana. Non sembra comunque disposta ad arrendersi l'avvocatessa Gisella Trescato, capogruppo consiliare di "Lega e Polo per Montegrotto". Si è costituita anch'essa davanti al Tar nella speranza di conservare la poltrona al Parco Colli.
Era stata lei la beneficiaria della votazione che aveva fatto insorgere le sinistre. Grazie al meccanismo della doppia preferenza, due esponenti della maggioranza (l'assessore Massimo Bordin ed il consigliere Elvio Turlon) avevano fatto lievitare a quota quattro i consensi di Gisella Trescato. Antonio Voltolina aveva invece dovuto accontentarsi delle tre nomination del suo gruppo. Quella sera - il 2 luglio scorso - erano stati proclamati eletti al consiglio del Parco Colli il sindaco Luca Claudio, con 13 voti, il capogruppo della Casa delle Libertà Arcangelo Asquino (9 voti) e Gisella Trescato, con quattro.Dai banchi di "Montegrotto Terme che vogliamo" il capogruppo Duilio Fasolato aveva indirizzato pesanti critiche all'operato della maggioranza. Censurando l'operazione "in quanto lesiva del diritto di autonoma determinazione della minoranza". Proprio su quest'aspetto si fonda il ricorso di Voltolina al Tar. Secondo l'esponente della Quercia l'articolo 18 della legge istitutiva del Parco non si limiterebbe a prevedere la presenza delle minoranze ma ne renderebbe effettivo il potere di scegliersi autonomamente i propri candidati. A Montegrotto sarebbe avvenuto l'esatto contrario: il voto decisivo di due consiglieri di maggioranza avrebbe favorito l'elezione del membro dell'opposizione "più gradito". Voltolina ostenta ottimismo. Esistono infatti due precedenti, entrambi favorevoli. Sia a Teolo che a Rovolon è stata la maggioranza ad indirizzare la scelta su un candidato dell'opposizione. Ed in entrambi i casi il Tribunale amministrativo veneto ha concesso la sospensiva annullando la votazione. |