Il signor Gianni, quarantaquattrenne, operaio, faceva tranquillamente jogging nel sentierino che corre parallelo al tratto di circonvallazione che da Montegrotto, dove risiede, va ad Abano. Alle 20 e 30 di ieri, l'unico suo problema era se sarebbe arrivato a casa prima o dopo che si scatenasse il temporale. Non aveva fatto i conti, però, con tre energumeni rumeni che lo hanno assalito, picchiato, e rapinato del telefonino. E che, un'ora dopo, sono stati arrestati dai carabinieri di Abano, con l'accusa di rapina aggravata. Virgil Bors, 51 anni, Vasile Popa, 40, e Nicu Monteanu, 32, tutti senza fissa dimora, avevano cercato di nascondersi alla vista dei militari nei pressi del cimitero di Montegrotto, in via Castello. Anzi, avevano anche tentato, inutilmente, di buttare via il "corpo del reato", senza troppa fortuna. Stupisce la violenza, la determinazione e le modalità usate dai tre extracomunitari. Gianni Z., era arrivato nei pressi di un cascinale abbandonato, dove la circonvallazione si apre in una rotatoria. Andava quasi al passo, perchè , nel frattempo, non essendo propriamente un atleta, stava anche tenendo una conversazione telefonica con il suo cellulare. I romeni lo hanno inseguito, raggiunto, ed intimato di "prestargli" il telefonino. Al tentativo di sottrarsi alla consegna forzata, per tutta risposta il signor Gianni riceveva un pugno alla tempia, talmente forte da farlo stramazzare al suolo, all'interno di un piccolo canale di scolo. Per fortuna la zona è molto battuta, ed alcuni automobilisti provvedevano ad avvertire i carabinieri. Per l'uomo, trasportato alla casa di cura di Abano, dieci giorni di prognosi. Per il "112", invece, un lavoro da chiudere velocemente, per evitare che gente così pericolosa andasse in giro impunemente. Missione compiuta in 60 minuti. |